I F:A.R., anche conosciuti come Final Alternative Relation, sono stati uno dei primi gruppi di musica post-industriale italiani. Provenienti da Savona, furono attivi dal 1980 al 1990[1].
F:A.R. | |
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Paese d'origine | ![]() |
Genere | Musica post-industriale Musica sperimentale Industrial rock Power noise |
Periodo di attività musicale | 1980 – 1990 (Si sono riuniti per una serie di concerti nel 2016) |
Album pubblicati | 4 |
F:A.R. Sito ufficiale | |
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I F:A.R. nacquero a Savona nel 1980 su iniziativa di Mauro Guazzotti. Nel 1981 pubblicano un primo nastro intitolato Duello Sul Cervello su marchio Technological Feeling, etichetta fondata dallo stesso Mauro Guazzotti, che poi portò avanti il progetto come unico membro stabile della formazione[2]. Assieme al secondo nastro Final Alternative Relation (1982, Technological Feeling) ed alla quarta pubblicazione Lust (1985, ADN), l'album fu poi ristampato nel 2017 nella raccolta Mechanics & Music (nastri ’81-’85) dalla co-produzione delle etichette Again Records (Italia), Luce Sia (Svizzera) e Der Klang Records (Italia)[3].
Fin da questo primo periodo appaiono chiari i riferimenti competitivi che caratterizzeranno poi la band, che comprendevano una rielaborazione sonora di quanto teorizzato da William S. Burroughs nel metodo del cut-up, mescolando così fonti sonore di diversa provenienza che andavano dalla televisione alla radio, dal cinema alle registrazioni di suoni dal quotidiano, spesso inserite su ritmiche che potevano ricordare alcune esperienze del krautrock tedesco[3].
Risale al 1984 l'incontro con la milanese ADN, che produsse nel 1985 il primo LP dei F:A.R. su vinile dal titolo Da consumarsi con grazia in cui alle consuete fonti provenienti da mass media e registrazioni concrete, la band mescolava cori di opere liriche e conversazioni di gente comune dal tono surreale. A tali materiali provenienti dal quotidiano e mescolati in modo giocoso e fanciullesco, venivano poi sommate le parti cantate dalla band. La somma degli elementi estrapolava i singoli elementi di esperienza comune per restituirli in modo astratto creando una "frattura e/o una alterazione" con il modo in cui tali oggetti vengono perlopiù percepiti[1]. Se quindi, anche per la massiccia presenza di sonorità orchestrali, alcune soluzioni essenzialmente ludiche possono ricordare linee intraprese in precedenza da Franco Battiato in M.elle le "Gladiator", l'uso del cat-up sembra anticipare la strada che verrà poi intrapresa da band come i Der Blutharsch[4]. Questo schema compositivo verrà poi riproposto anche nei successivi lavori: Lust uscì nello stesso anno su cassetta per la ADN, mentre Frammenti del 1986 uscì a marchio Technological Feeling[1].
Fu poi del 1985 lo split con i belgi I Scream dal titolo Dopo Numero 0 uscito per la Megamagomusic.
Gradualmente la band lasciò lo schema competitivo che la aveva caratterizzata nei suoi album d'esordio, tanto che Marcello Ambrosini, utilizzando una metafora, descrive il loro percorso partendo dall'album Da consumarsi con grazia e descrivendoli in questo album "come bambini che interagiscono con il mondo", che poi, "in 'Presto i topi verranno a cercarci', il secondo disco, sono diventati degli adolescenti con una visione apocalittica del futuro, mentre in 'Passi uguali', ormai adulti, si interrogano sul loro ruolo e sulla possibilità di venire schiacciati dalla tecnologia"[1]. In Presto i topi verranno a cercarci quindi, Guazzotti e soci, anche grazie alla collaborazione di Osvaldo Schwartz delle Officine Schwartz, organizzano il disco come un rituale ritmato da percussioni ripetitive e sonorità elettroniche dai toni scuri che alternano l'alto al basso, il serio al parodistico[4]. In questo ultimo periodo dei F:A.R. la parola prende poi sempre più piede, inserendo sempre più nuovi elementi che Guazzotti elaborerà in modo più organico con il progetto MGZ che seguirà ai F:A.R.[4]