Dopo gli studi, suonò con la band rhythm and blues di Bull Moose Jackson; a quel tempo il pianista del gruppo era Tadd Dameron il quale ebbe grande influenza nello stile musicale e compositivo di Benny Golson. Dal 1953 al 1959 si esibisce con i gruppi di Tadd Dameron, Lionel Hampton, Johnny Hodges, Earl Bostic, Dizzy Gillespie, e Art Blakey (con i suoi Jazz Messengers).
Golson fu particolarmente colpito dalla scomparsa, in un incidente automobilistico, del giovane trombettista Clifford Brown. A seguito di ciò compose in sua memoria il toccante standard "I Remember Clifford".
Dal 1959 al 1962 Golson collaborò con Art Farmer: in seguito lasciò il jazz per concentrarsi sullo studio e sulla composizione orchestrale. In questo periodo compose musica per le colonne sonore di spettacoli televisivi come Ironside, M*A*S*H, e L'uomo da sei milioni di dollari. Negli anni settanta Golson tornò in attività nell'ambiente del jazz.
Riferendosi alle non comuni capacità compositive di Golson, è stato detto di lui "Benny non scrive brani, scrive standard". Tra i numerosi brani da lui composti, e che hanno avuto grande notorietà, oltre al citato "I Remember Clifford", si ricordano "Stable Mates", "Blues March", "Killer Joe", "Whisper Not", "Along Came Betty" e diversi altri.
Nel 2004 Golson interpreta sé stesso, nel film The Terminal di Steven Spielberg, in un importante cameo durante il quale si esibisce nella sua Killer Joe.
Riconoscimenti
Nel 1995 Golson ricevette il premio "Jazz Masters Award" da parte del "National Endowment for the Arts".
Nel 2009 Golson è entrato a far parte dell'"International Academy of Jazz Hall of Fame". L'evento è stato celebrato durante uno spettacolo tenuto alla Carnegie Music Hall nell'ambito della settimana del Jazz organizzata annualmente dall'Università di Pittsburgh
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