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Amália da Piedade Rebordão Rodrigues (IPA: [ɐˈmaliɐ ʁuˈðɾiɣɨʃ]; Lisbona, 23 luglio 1920Lisbona, 6 ottobre 1999) è stata una cantante e attrice portoghese, considerata la miglior esponente del genere canoro noto come fado e, a livello internazionale, riconosciuta come la voce del Portogallo; attiva per sessant'anni, fu inumata nel Pantheon nazionale tra altre personalità che hanno dato lustro al suo Paese.

Amália Rodrigues
Amália Rodrigues ad Amsterdam nel 1969.
Nazionalità Portogallo
GenereFado
Sito ufficiale

Biografia


Nacque in una famiglia numerosa di poveri immigrati dalla regione della Beira Baixa nel quartiere operaio di Alcântara, in un imprecisato giorno del 1920, nella "stagione delle ciliegie". Il suo stato civile infatti riporta come data di nascita il 23 luglio, ma la cantante festeggiò sempre il compleanno il 1º luglio. Fu allevata dai nonni materni e frequentò solo tre anni di scuola elementare, iniziando presto a lavorare come venditrice di arance, poi in una pasticceria di Lisbona. Intanto cantava da sola, sognando malinconicamente le storie che riusciva a vedere al cinema e modificando e rielaborando testi e musiche secondo la propria sensibilità.

Poco a poco si fece notare per la sua voce in piccole manifestazioni locali alle quali prendeva parte facendosi chiamare col cognome della madre, Rebordão. A diciannove anni, con la complicità di una zia, riuscì a farsi ascoltare dal proprietario di un famoso locale di Lisbona, cominciando una carriera che la portò quasi subito a livelli altissimi di notorietà e cachet. Sposò immediatamente, contro il parere dei familiari, Francisco Cruz, un operaio che si dilettava con la chitarra e dal quale si separò tre anni dopo (si risposò quindici anni dopo e per tutta la vita, con l'ingegnere brasiliano César Séabra che morì qualche anno prima di lei) e diventò famosa come "Amália Rodrigues, a Alma do Fado". In un anno era già pagata venti volte più dei maggiori artisti del momento e fu vedette del teatro di rivista e di cinema, ma per i primi sei anni della carriera non incise un disco, per l'opposizione del suo agente che lo riteneva controproducente.

Nel 1944 ottiene un importante ruolo, accanto a Hermínia Silva, nell'operetta Rosa Cantadeira, dove interpreta il Fado do Ciúme (Fado della gelosia), di Federico Valério. Pur avendo inciso i suoi primi dischi a 78 giri solo nel 1945, godeva già di una certa notorietà anche all'estero (Spagna, Italia, Brasile, Stati Uniti), successivamente nel 1955 il film Gli amanti del Tago, di Henri Verneuil, le aprì le porte del mitico Olympia di Parigi, dove ottenne un trionfo che la consacrò diva di prima grandezza. La sua popolarità è già immensa quando, nel 1960, si risposa e pensa di lasciare le scene. Dopo due anni, tuttavia, era di ritorno con un repertorio nuovo, creato su misura dal geniale musicista franco-portoghese Alain Oulman che mise in musica i testi dei migliori poeti portoghesi.

Questa nuova fase la impose all'attenzione della critica e la consacrò fra le grandi artiste di tutti i tempi. Al suo repertorio originario, composto quasi unicamente di fado, aggiunse presto le canzoni popolari e folcloristiche. Nel 1965 ha partecipato come ospite fisso, cantando i suoi fados al varietà musicale Chitarra amore mio, trasmesso sul Secondo Programma RAI in otto puntate, conquistando così l'affetto del pubblico televisivo italiano. La sua carriera durò più di cinquanta anni, con centinaia di concerti in tutto il mondo ed almeno 170 LP pubblicati. Il pubblico era ammaliato dalla sua voce e dall'espressività delle sue interpretazioni al punto da non aver bisogno di capire il portoghese per captarne il messaggio. Innumerevoli sono le persone che si accostarono alla lingua ed alla cultura portoghesi.

A metà degli anni settanta, la "Rivoluzione dei garofani" la prese a bersaglio e la discriminò duramente per esser stata, pur senza colpa, un simbolo del Portogallo di Salazar. Amália, praticamente esiliata, intensificò le tournée all'estero fino al momento in cui scoprirà di essere affetta da un tumore. Pur riabilitata dopo dieci anni dal nuovo governo socialista, dovette rassegnarsi a lasciare il palcoscenico e vivere i suoi ultimi anni in ritiro nella sua celebre casa di Rua São Bento, a Lisbona, dove morirà la mattina del 6 ottobre 1999. Alla sua morte furono proclamati tre giorni di lutto nazionale e i funerali vedono la commossa partecipazione di decine di migliaia di persone. Attualmente riposa fra i grandi portoghesi di tutti i tempi nel Pantheon di Lisbona.

Tomba di Amália nel Pantheon di Lisbona
Tomba di Amália nel Pantheon di Lisbona

Amália Rodrigues sarà per sempre conosciuta come la "Regina del fado". La sua inconfondibile voce si evolverà gradualmente dall'agile timbro cristallino della giovinezza, attraverso il recupero del colore speciale dei suoi suoni gravi, fino al timbro rugginoso, lacerato della tarda età, inconfondibilmente "suo" e incrinato da una ferita mai rimarginata: la malattia del vivere. Un suono remoto, metafisico, declinato dagli accordi della chitarra che scivola su melodie intrise di nostalgia: Tudo isto è fado, come titola una delle sue canzoni-manifesto: cioè tutto questo è fado. Un modo di vivere, l'espressione più autentica dello spirito lusitano.

Il suo testamento spirituale è contenuto nelle parole della splendida Cansaço, ma ancor più nei testi che lei stessa aveva composto, fin dai primissimi anni: emblematica la sua Estranha Forma de Vida; ma imperdibili anche Ai, esta pena de mim, Ai, as gentes; ai, a vida!, Grito e soprattutto Lágrima, ormai divenuta un classico che tutti hanno cantato e canteranno. Non lascia eredi alla sua corona, sebbene tutte le cantanti degli ultimi decenni l'abbiano imitata e benché si tenti con monotona regolarità di attribuire a questa o a quella nuova voce l'etichetta di "erede di Amália". Nel 1929 lo scrittore portoghese Fernando Pessoa scriveva:

«Il fado non è né allegro né triste, è la stanchezza dell'anima forte, l'occhiata di disprezzo del Portogallo a quel Dio cui ha creduto e che poi l'ha abbandonato: nel fado gli dei ritornano, legittimi e lontani...»

Amália diceva invece, più semplicemente, che il fado "è destino" (dal termine latino fatum, fato). Da qui il fatalismo, la melanconia e la saudade – una forma sublimata di nostalgia che fa emergere un sentimento "cosmico". La radice ancestrale di questo sentimento Amália lo descriveva così: Non sono io che canto il fado, è il fado che canta me. Oltre al fado, Amália ha prestato la sua voce anche alla musica italiana, interpretando brani moderni e canzoni italiane come ad esempio La tramontana di Gianni Pettenati, musica popolare come La bella Gigogin, inno del Risorgimento italiano, brani siciliani come Vitti 'na crozza e Ciuri ciuri, napoletani come La tarantella; queste e altre interpretazioni furono raccolte in due album incisi in Italia. Nel 1995 canta due splendidi duetti con Roberto Murolo, Dicitincello vuje e Anema e core. Nel 2001 il regista spagnolo Pedro Almodóvar apre la sceneggiatura del film Parla con lei (Hable con ella) con una citazione di Amália:

«Quando morirò, voglio che la gente pianga per me.»

Nel 2018 il cantante italiano Marco Mengoni scrive il testo Amalia Fado dedica inserita nell'album Atlantico. Per raccontare di questo personaggio così importante, nel brano si inserisce la straordinaria voce di Vanessa da Mata, che Marco Mengoni ha incontrato proprio a Lisbona, e che insieme ai Selton restituisce tutte le vibrazioni e le sonorità tipiche della musica brasiliana e portoghese.


Discografia


Singoli - 78 RPM

  • 1945 - As penas
  • 1945 - Perseguição
  • 1945 - A tendinha
  • 1945 - Sei finalmente
  • 1945 - Fado do ciume
  • 1945 - Ojos verdes
  • 1945 - Corria atrás das cantigas (Mouraria)
  • 1945 - Carmencita
  • 1945 - Los piconeros
  • 1945 - Passei por você
  • 1945 - Troca de olhares
  • 1945 - Duas luzes
  • 1945 - Ai, Mouraria
  • 1945 - Sardinheiras
  • 1945 - Maria da Cruz
  • 1945 - Só à noitinha (saudades de ti)
  • 1951/52 - Fado do ciúme
  • 1951/52 - Fado malhoa
  • 1951/52 - Não sei porque te foste embora
  • 1951/52 - Amalia
  • 1951/52 - Ai, Mouraria
  • 1951/52 - Que Deus me perdoe
  • 1951/52 - Sabe-se lá
  • 1951/52 - Confesso
  • 1951/52 - Fado da saudade
  • 1951/52 - Dá-me um beijo
  • 1951/52 - Fado marujo
  • 1951/52 - Fado das tamanquinhas
  • 1951/52 - Ave-Maria fadista
  • 1951/52 - Fria claridade
  • 1951/52 - Fado da Adiça
  • 1951/52 - Minha canção è saudade
  • 1951/52 - La porque tens cinco pedras
  • 1951/52 - Quando os outros batem
  • 1953 - Novo Fado da Severa
  • 1953 - Uma Casa Portuguesa
  • 1954 - Primavera
  • 1955 - Tudo isto è fado
  • 1956 - Foi Deus
  • 1957 - Amália no Olympia

EP

  • 1958 - Alfama
  • 1962 - Amália
  • 1963 - Povo que lavas no rio
  • 1964 - Estranha forma de vida
  • 1965 - Amália canta Luís de Camões
  • 1966 - Fado do Ciúme
  • 1967 - Amália Canta Portugal I
  • 1969 - Formiga Bossa Nossa
  • 1971 - Oiça lá, ó Senhor Vinho
  • 1972 - Cheira a Lisboa

LP


Onorificenze



Onorificenze portoghesi


Dama di Gran Croce dell'Ordine di San Giacomo della Spada
Dama di Gran Croce dell'Ordine dell'infante Dom Henrique

Onorificenze straniere


Dama dell'Ordine di Isabella la Cattolica

Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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[de] Amália Rodrigues

Amália Rodrigues (Aussprache: .mw-parser-output .IPA a{text-decoration:none}[ɐ'mali̯ɐ ʀu'drigɪʃ]), mit vollem Namen Amália da Piedade Rebordão Rodrigues (* 23. Juli 1920 in Lissabon; † 6. Oktober 1999 ebenda), war die wohl bedeutendste Fadista. Sie wird auch als „Königin des Fados“ (a reinha do fado) bezeichnet. Zwar machte bereits Ercília Costa (1902–1985) den Fado international bekannt, jedoch prägte Amália, wie sie häufig genannt wird, dessen internationale Verbreitung über Portugal hinaus bis heute wie niemand anderes.

[en] Amália Rodrigues

Amália da Piedade Rebordão Rodrigues GCSE, GCIH (23 July 1920 – 6 October 1999), better known as Amália Rodrigues (Portuguese pronunciation: [ɐˈmaliɐ ʁuˈðɾiɣɨʃ]) or popularly as Amália, was a Portuguese fadista (fado singer) and actress.[1]

[es] Amália Rodrigues

Amália da Piedade Rebordão Rodrigues, más conocida como Amália Rodrigues[1] (Lisboa, 23 de julio de 1920-ibídem, 6 de octubre de 1999), fue una cantante de fados y actriz portuguesa. Su hermana menor, Celeste Rodrigues,[2] también fue fadista. Apodada la «Reina del Fado» (Rainha do Fado),[3] es la cantante que más ha popularizado este tipo de música en el mundo, pues grabó más de 170 discos a lo largo de su vida.[4] Asimismo, fue una gran embajadora cultural de Portugal y su voz le ha valido un importante reconocimiento internacional.[5][6][7][8][9]

[fr] Amália Rodrigues

Amália Rodrigues[2], de son nom complet Amália da Piedade Rebordão Rodrigues[3], née le 23 juillet 1920 à Lisbonne, décédée à Lisbonne le 6 octobre 1999[4], est une chanteuse de fado et actrice portugaise. Sa sœur cadette, Celeste Rodrigues[5], est également une chanteuse de fado[6].
- [it] Amália Rodrigues

[ru] Родригеш, Амалия

Ама́лия да Пиеда́де Реборда́н Родри́геш[5] (порт. Amália da Piedade Rebordão Rodrigues, 23 июля 1920, Лиссабон — 6 октября 1999, там же) — португальская певица, «королева фаду», «голос Португалии». В Португалии фадишту часто называют просто по имени — Амалия[6].



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