I mali del secolo è un album di Adriano Celentano pubblicato il 5 maggio 1972.
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I mali del secolo album in studio | |
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Artista | Adriano Celentano |
Pubblicazione | 5 maggio 1972 |
Dischi | 1 |
Tracce | 10 |
Genere | Pop progressivo Musica d'autore |
Etichetta | Clan Celentano BFM 701 |
Produttore | Miki Del Prete |
Adriano Celentano - cronologia | |
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(1973) |
Quest'album è – almeno ufficialmente – il primo nella discografia di Celentano del quale quest'ultimo firmò, oltre che tutte le musiche, anche tutti i testi, fatta eccezione per la cover di Ready Teddy, brano rock and roll portato al successo da Little Richard, e per la versione in italiano di Quel signore del piano di sopra, che chiude l'album, alla cui stesura collaborarono Luciano Beretta e Miki Del Prete.
Altra peculiarità del disco è rappresentata dai temi affrontati: sono infatti quasi tutti brani impegnati nei quali Celentano esprime il suo punto di vista su vari argomenti. Anche nelle sonorità è un album che accenna a strade nuove: collaborano infatti al disco due musicisti del gruppo il Balletto di Bronzo, Gianni Leone alle tastiere e Giancarlo Stinga alla batteria; in un brano compare Giuni Russo ai cori.
L'album si apre con Ready Teddy, quasi a volersi riallacciare alle radici rock and roll di Celentano; segue la prima canzone tematica, pubblicata anche su 45 giri: Un albero di trenta piani in cui l'autore riprende l'ormai consueto tema dell'ecologia, attacca la speculazione edilizia e l'inquinamento e nel finale in particolare se la prende con il grattacielo Pirelli di Milano, appunto di trenta piani. La canzone fu anche pubblicata in lingua spagnola con il titolo Un arbòl de 30 pisos per il mercato spagnolo e latinoamericano con Ready Teddy sul retro. Lato B del 45 giri italiano è invece Forse eri meglio di lei, canzone sulla crisi della coppia, che è il terzo brano dell'album, seguito da La ballata di Pinocchio.
Nella canzone di apertura del lato B, Disse, riaffiora il Celentano predicatore che addirittura si immedesima in Dio e, rivolgendosi agli uomini, li incita a non preoccuparsi solo di accumulare denaro e ricchezze. Abbiamo poi La siringhetta, fra le prime canzoni in Italia ad affrontare l'argomento della droga, e l'animalista L'ultimo degli uccelli. L'album si chiude con due versioni diverse della stessa canzone, Quel signore del piano di sopra: la prima è cantata in lingua celentaniana (cioè in finto inglese), in tal senso anticipando di qualche mese il singolo Prisencolinensinainciusol di fine anno; la seconda è cantata in italiano e il «signore del piano di sopra» del titolo nel testo si rivela nuovamente Dio.
Gli arrangiamenti e la direzione d'orchestra sono a cura di Nando De Luca (Ready Teddy), Natale Massara (La ballata di Pinocchio, Quel signore del piano di sopra) e Detto Mariano (tutti gli altri brani). Mariano chiamò Giancarlo Stinga e Gianni Leone del gruppo il Balletto di Bronzo – al cui album Ys stava collaborando in quegli stessi giorni –in veste di esecutori e impiegò anche Giuni Russo, all'epoca non ancora affermata come interprete solista, in veste di corista su La siringhetta.
La copertina è una fotografia di Celentano con accanto un microfono, montata sul disegno di una metropoli in miniatura con un pallido sole sullo sfondo.
Testi e musiche di Adriano Celentano, eccetto dove indicato.
* Sull'etichetta centrale delle edizioni in vinile, la traccia 2 compare erroneamente indicata come: L'albero di trenta piani (con articolo determinativo).[1]
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