Nostalrock è un album di Adriano Celentano pubblicato il 31 ottobre 1973.
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Nostalrock/Prisencolinensinainciusol album in studio | |
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Artista | Adriano Celentano |
Pubblicazione | 31 ottobre 1973 |
Dischi | 1 |
Tracce | 16 |
Genere | Pop Rock Rock and roll |
Etichetta | Clan Celentano CLN 65764/Ariola |
Produttore | Miki Del Prete |
Adriano Celentano - cronologia | |
Album precedente (1972) Album successivo
(1975) |
Dopo l'album I mali del secolo, composto da canzoni scritte interamente da Celentano, e con testi che affrontano varie problematiche, il Molleggiato spiazza tutti, realizzando, di fatto, un disco di cover di rock'n'roll e di brani del passato (come spiega esplicitamente il titolo del disco) che si riallaccia alla produzione dei suoi primi 45 giri: l'unica canzone firmata da lui, Prisencolinensinainciusol, è cantata in una lingua incomprensibile, riprendendo la trovata di Quel signore del piano di sopra del disco precedente. Ed è un brano che non risale alle session del disco, essendo stato pubblicato già su 45 giri a novembre dell'anno precedente. Non è invece inserito L'unica chance, il 45 giri successivo, che avrebbe dovuto essere presentato al Festival di Sanremo 1973.
Ritornando all'album, vi sono anche contenuti due omaggi agli alpini, con il Coro dell'Associazione Nazionale Alpini, diretto dal maestro Lamberto Pietropoli, che esegue due frammenti di Sul cappello e di Di qua e di là del Piave. Apre il disco un frammento di un minuto di Pennsylvania 65000, celebre successo di Glenn Miller, che viene mixata con Prisencolinensinainciusol.
Tra le cover, da segnalare due omaggi a Little Richard, con Send me some lovin' e Tutti frutti: quest'ultimo brano era già stato inciso da Celentano nel suo secondo 45 giri, Blueberry hill/Tutti frutti.
Vi è poi un omaggio a Frank Sinatra con I will drink the wine ed uno ad Elvis Presley con We're Gonna Move.
Al termine del disco vi sono alcuni secondi parlati, in cui Celentano dapprima fa dell'autoironia sulla sua pronuncia dell'inglese, e poi lancia un messaggio ecologista, attaccando gli architetti che, a suo dire, stanno rovinando l'Italia riempiendola di cemento.
Gli arrangiamenti e la direzione d'orchestra sono curati da Nando de Luca, Danny Besquet e Detto Mariano; in copertina vi è un ritratto di Celentano in piedi con una scopa di saggina tenuta in mano a mo' di chitarra (la scopa stessa è stata dipinta per simulare una chitarra).
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