Si tratta del primo album registrato dal gruppo con il bassista Phoenix (se si esclude l'album di remix Reanimation del 2002). Il titolo dell'album trae ispirazione da una serie di monasteri situati in Grecia, di cui il gruppo venne a sapere nel 2002 durante un tour europeo.[31]
A fine 2003 ha venduto oltre 7 milioni di copie in tutto il mondo, risultando il quarto album più venduto dell'anno;[32] al 2011 ha venduto oltre 12 milioni di copie.[33]
Registrazione
Dopo il successo dell'album d'esordio Hybrid Theory, i Linkin Park cominciarono subito a lavorare su un secondo album in studio. I primi brani furono scritti nello studio di Mike Shinoda, nel quale il gruppo lavorò in coppie alterne durante la scrittura dei testi, coinvolgendo Shinoda nella preparazione di tutti i brani. La registrazione delle tracce fece ampio uso di Pro Tools, in contemporanea con la scrittura tradizionale in studio. Nel giro di otto mesi il gruppo aveva già scritto circa ottanta diversi demo.[34]
A giugno il gruppo terminò la preproduzione e passò subito alla fase lavorativa definitiva. I Linkin Park affidarono nuovamente la guida della produzione a Don Gilmore. Al momento della pubblicazione di Reanimation, avvenuta nel luglio 2002, il gruppo aveva già cominciato a scrivere i testi definitivi e il mese seguente entrò negli NRG Recording Studios per registrare il materiale.[35][36][37]
Tematiche e stile musicale
Come il precedente Hybrid Theory, Meteora racchiude più generi differenti tra loro, passando dal nu metal,[1][2] al rap metal/rap rock,[1][38] con l'aggiunta di elementi rock alternativo e alternative metal.[39]
Tra i tredici brani che compongono il disco è presente anche Breaking the Habit, che si differenzia dai restanti per la presenza di strumenti ad arco e pianoforte reali; riguardo al brano, Shinoda ha affermato che si tratta di un brano molto importante per il gruppo e che ha richiesto cinque anni per la sua scrittura.[38]
Dal punto di vista dei testi, le tematiche affrontate in Meteora trattano la depressione, la rabbia e la sofferenza. Il cantante Chester Bennington, al riguardo, spiegò ad MTV:[40]
«Non parliamo di situazioni, ma di emozioni celate dietro le situazioni stesse. Io e Mike siamo persone diverse, perciò non possiamo parlare delle stesse cose, ma entrambi conosciamo frustrazione, rabbia, solitudine, amore e felicità, e da questo punto di vista andiamo d'accordo.»
Nella stessa intervista, Shinoda spiegò che l'intenzione dei Linkin Park era di «persuaderci l'un l'altro a trovare nuovi modi per essere creativi [...] Volevamo dare un buon esempio con ciascuna canzone, in modo che potesse restare a mente – qualcosa che non si fosse mai sentito prima».[40]
Promozione
In anticipazione all'album i Linkin Park organizzarono l'LP Underground Tour, tournée riservata esclusivamente agli iscritti al loro fan club. Iniziato a Milano il 23 febbraio,[41] il tour si concluse con due date a Los Angeles a ridosso dell'uscita di Meteora.[42]
Meteora fu commercializzato in edizione standard e speciale, quest'ultima presentata in un cofanetto contenente l'edizione digipak dell'album e un DVD con il dietro le quinte della realizzazione dello stesso. Pochi giorni prima dell'uscita dell'album, il gruppo pubblicò il primo singolo Somewhere I Belong, il cui video (diretto dal DJ Joe Hahn) venne successivamente premiato come miglior video rock agli MTV Video Music Awards 2003.[43] Dal disco furono in seguito estratti altri quattro singoli: Faint, uscito a giugno e il cui video fu girato da Mark Romanek verso la fine di aprile,[44]Numb, presentato l'8 settembre e seguito il 29 dello stesso mese dalla première del video trasmessa su Yahoo!, From the Inside, uscito agli inizi del 2004 per il solo mercato europeo, e Breaking the Habit, il cui video animato (diretto da Hahn e Kazuto Nakazawa) ebbe il premio di video preferito dagli spettatori in occasione degli MTV Video Music Awards 2004.[45] Inoltre il brano strumentale Session fu incluso nella colonna sonora del film Matrix Reloaded, diffusa a maggio 2003.[46]
A partire dal mese di aprile 2003 i Linkin Park intrapresero varie tournée a supporto dell'album. La prima di queste fu il Projekt Revolution 2003, dove vennero accompagnati dai Blindside, Mudvayne e Xzibit,[47] Tra luglio e agosto 2003 il gruppo ha preso parte al Summer Sanitarium Tour 2003 dei Metallica, svoltosi esclusivamente negli Stati Uniti d'America;[48] dalle due date tenute a Houston e Irving è stato tratto l'album dal vivo Live in Texas, commercializzato nel mese di novembre.
Nel 2004 uscì per il mercato asiatico la Tour Edition dell'album, contenente un DVD bonus con tutti i video estratti dall'album (ad esclusione di quello di From the Inside, in quanto distribuito soltanto in Europa).[49]
Accoglienza
Meteora ricevette un'accoglienza generalmente positiva, sebbene i critici specializzati hanno evidenziato uno stile musicale poco originale e molto simile al precedente Hybrid Theory. Il punteggio complessivo di Metacritic è 62.[50]
David Jenison del sito E! elogiò l'album, assegnandogli il punteggio massimo.[51] Tom Sinclair di Entertainment Weekly ha spiegato come il gruppo e il produttore Don Gilmore siano stati in grado di «costruire un album fragoroso e sinergico che mescola perfettamente i diversi elementi sonori del gruppo in una perfezione radiofonica».[52] Dan Gennoe di Dotmusic ha definito l'album una «fonte garantita di singoli onnipresenti», assegnando un punteggio di 8/10.[53]
Stephen Thomas Erlewine di AllMusic, dando all'album tre stelle su cinque, lo ha definito «né più né meno che una specie di Hybrid Theory 2», notando tuttavia che «il gruppo ha classe e abilità di realizzazione, fermandosi a 36 minuti e 41 secondi, una mossa che lo rende decisamente più ascoltabile di altri prodotti simili e, per estensione, più potente, dal momento che il gruppo sa dove concentrare le proprie energie, cosa che molti gruppi di genere non fanno».[3] La rivista Billboard spiegò come l'album non presentasse nulla di eclatante a livello di innovazione ma ritenendolo «un prodotto perfetto per la gente»,[54] fatto condiviso anche da NME.[55]
La rivista Q recensì negativamente Meteora, definendolo «un esercizio di marketing più che un prodotto di buon livello artistico».[50]
Tracce
Testi e musiche dei Linkin Park, eccetto dove indicato.
(EN) Linkin Park - Meteora, su Sputnikmusic, 17 settembre 2006. URL consultato il 5 gennaio 2019.
(EN) Stephen Thomas Erlewine, Meteora, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 5 gennaio 2019.
(EN) Linkin Park Meteora Album Review, su Rolling Stone, 4 aprile 2003. URL consultato l'11 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2007).
(EN) IFPIHK Gold Disc Award − 2003, su IFPI Hong Kong. URL consultato il 27 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2012).
(ES) Certificaciones, su Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 12 maggio 2018. Digitare "Meteora" in "Título".
(EN) RIAS Gold and Platinum Awards, su Recording Industry Association Singapore. URL consultato il 17 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2020).
(DA) Meteora, su IFPI Danmark. URL consultato il 9 marzo 2022.
IFPI Platinum Europe Awards – 2012, su International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 20 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2012).
(EN) David Jenison, Linkin Park'd on Top, su E!, 2 aprile 2003. URL consultato il 5 gennaio 2019.
(EN) Tom Sinclair, Entertainment Weekly, 28 marzo 2003, https://ew.com/article/2003/03/28/meteora/ Titolo mancante per url url (aiuto). URL consultato il 5 gennaio 2019.
(EN) Dan Gennoe, Meteora, su Dotmusic. URL consultato il 5 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2003).
(EN) Meteora, su Billboard. URL consultato il 5 gennaio 2019.
(EN) Linkin Park: Meteora, su NME, 12 settembre 2005. URL consultato il 5 gennaio 2019.
(EN) Linkin Park – Chart history, su Billboard. URL consultato il 17 settembre 2010.
Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare le varie classifiche.
(EN) Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World - Eurochart, Billboard, 12 aprile 2003, p.51. URL consultato il 28 ottobre 2013.
La prima classifica è quella degli album più venduti degli artisti locali nel 2003 in Finlandia, mentre la seconda fa riferimento agli album stranieri:
(FR) Classement Albums – année 2003, su Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 10 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2012).
Classifiche annuali 2003, su Federazione Industria Musicale Italiana, 12 gennaio 2004. URL consultato il 10 marzo 2016 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2016).
(EN) Top Selling Albums of 2003, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 10 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
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