Michelle è una famosa canzone d'amore dei Beatles che compare nell'album Rubber Soul del 1965; fu composta principalmente da Paul McCartney ed integrata da John Lennon.
Michelle singolo discografico | |
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Artista | The Beatles |
Pubblicazione | 1965(ITA) 3 dicembre 1966 Album (GB-USA-ITA) |
Durata | 2:40 |
Album di provenienza | Rubber Soul (Parlophone, PMC 1267) |
Dischi | 1 |
Tracce | 7 (singolo) / 14 (album) |
Genere | Folk pop Pop |
Etichetta | Odeon (Germania) - Parlophone - Capitol (USA) |
Produttore | George Martin |
Registrazione | Abbey Road Studios |
Formati | 7" |
Note | in Italia è stato pubblicato con una bandiera gialla in copertina. |
The Beatles - cronologia | |
Singolo precedente Think for Yourself (1966 (ITA)) Singolo successivo
Girl (1966 (ITA)) |
La caratteristica più importante ed evidente di questo brano è che parte del testo (in particolare il ritornello) è in francese. Questa particolarità si deve ad un'idea di McCartney che, non conoscendo la lingua, chiese all'insegnante di francese Jan Vaughan (moglie del suo vecchio amico Ivan) di suggerirgli un nome francese ed una frase che facesse rima con esso. Il risultato fu il celebre ritornello: «Michelle, ma belle, sont des mots qui vont très bien ensemble». Quando McCartney propose la canzone a Lennon, quest'ultimo ebbe l'idea di inserire l'altrettanto famoso verso: «I love you» a metà brano, e così l'opera fu completa.
L'armonia del brano è tra i più complessi giri armonici mai scritti dai Beatles: presenta accordi lontani dalle sonorità pop e dalla musica rock in genere, come accordi Bb-7, D-7b5 e Bø7, tutti accordi non previsti nella tonalità di Fa maggiore; pare che McCartney nello scrivere questo pezzo si fosse ispirato alle atmosfere delle big bands jazz delle quali faceva parte suo padre da giovane[1].
La struttura musicale di Michelle fu ideata separatamente dal testo. Secondo quanto riferito da McCartney:
«Michelle fu un pezzo che scrissi nello stile finger-picking di Chet Atkins. C'è una canzone chiamata Trambone con una linea melodica superiore ripetitiva, e lui suonava una linea di basso insieme alla melodia. Questa fu una novità per noi; anche se i chitarristi classici lo avevano già fatto, nessun musicista di rock'n'roll l'aveva mai fatto prima. La prima persona che conoscemmo che usava il finger-picking fu Chet Atkins ... Non l'ho mai imparato. Ma basandomi su Trambone di Atkins, volevo scrivere qualcosa con una melodia e una linea di basso sopra, e così feci. Nacque come uno strumentale in Do.[2]» |
(Paul McCartney) |
Il testo e lo stile di Michelle ebbero origine dalla fascinazione nei confronti di Parigi durante la giovinezza di McCartney a Liverpool. Nella sua descrizione: «Era l'epoca di gente come Juliette Gréco, lo stile bohémien francese e tutto quel genere di cose».[3] McCartney era andato a una festa di studenti della scuola d'arte, dove vide uno di essi, con un pizzetto e una maglietta strappata, che stava cantando una canzone francese. Paul volle allora imitarlo scrivendo un pezzo con un testo in francese inventato per divertire i propri amici. La canzone rimase un brano da festa fino al 1965, quando John Lennon suggerì di lavorarci sopra per inserirla in Rubber Soul.[4]
Il verso "I love you", fu suggerito da John Lennon prendendo ispirazione da un brano che aveva sentito la sera prima, la versione di Nina Simone di I Put a Spell on You, che utilizza la stessa espressione ma ponendo l'enfasi sull'ultima parola, "I love you".[5][6]
Michelle ha vinto il Grammy Award alla canzone dell'anno del 1967.
Nel 1966 il singolo fu primo in Italia per otto settimane, in Francia per tre settimane, nei Paesi Bassi per cinque settimane ed in Norvegia per nove settimane, terzo in Austria e sesto in Germania.
Michelle venne eseguita in concerto da McCartney nel corso del suo tour mondiale del 1993.[7] Da allora ha eseguito raramente la canzone dal vivo, ma nel 2009 la eseguì a Washington in onore di Michelle Obama, la First Lady statunitense.[8]
Il 2 giugno 2010, dopo aver ricevuto il Gershwin Prize for Popular Song dal presidente Barack Obama in una cerimonia alla Casa Bianca, McCartney eseguì il brano per Michelle Obama. McCartney scherzò dicendo: «Potrei essere il primo tizio ad essere preso a pugni da un presidente».[9][10] Notoriamente Michelle Obama disse che non avrebbe mai potuto immaginare, crescendo come ragazza afroamericana a Chicago, che un giorno un Beatle le avrebbe cantato Michelle come First Lady degli Stati Uniti d'America.[11]
The Beatles
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