Wherever I May Roam è un singolo del gruppo musicale statunitense Metallica, pubblicato il 19 ottobre 1992 come quarto estratto dal quinto album in studio Metallica.[3]
Inizia con un giro di sitar che riprende in chiave orientaleggiante il main riff, prima che partano chitarra e batteria.
Il testo parla di un vagabondo. Il verso "Roamer, Wanderer, Nomad, Vagabond, Call me what you will" si riferisce alla vita di strada, o a quella di un nomade, come viene suggerito dal "sapore" orientale della canzone. Ciò viene citato anche nelle due frasi "And the road becomes my bride" (E la strada diventa la mia sposa) e "Under wanderering stars I've grown by myself but not alone I ask no one (Sotto vaganti stelle sono cresciuto con me stesso ma non da solo io non chiedo nessuno).
Nel finale il gruppo lascia intendere che la vita nomade del protagonista non avrà termine neanche con la sua morte, e la sua anima continuerà a vagare: "Carved upon my stone, my body lies but still I roam" (Inciso sulla mia pietra, il mio corpo giace ma io vago ancora).
Video musicale
Il video musicale, diretto da Wayne Isham, venne pubblicato il 21 maggio 1992 e mostra varie scene di un concerto del gruppo.
Cover
Il brano venne reinterpretato da Michael Angelo Batio, per il suo album Hands Without Shadows.
(FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ªed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN978-951-1-21053-5.
(FR) Accès direct à ces Artistes, su infodisc.fr, InfoDisc. URL consultato il 9 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2015). Selezionare "METALLICA" e premere "OK".
(EN) Wherever I May Roam, su irishcharts.ie. URL consultato il 9 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2015).
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