Wind of Change è una ballata della rock band tedesca Scorpions. Fu composta nel 1989 dal cantante Klaus Meine, ispirato dai cambiamenti politici che si stavano allora verificando nell'Europa dell'Est, ed è riconosciuta come uno dei simboli della riunificazione della Germania. Nonostante ciò, Meine ha sostenuto che in realtà il brano è stato scritto prima della caduta del Muro di Berlino.[10]
Si tratta di uno dei singoli di maggior successo di tutti i tempi, con un totale di circa 14 milioni di copie vendute nel mondo.[11][12][13] Nel proprio paese, in Germania, è il singolo più venduto di tutti i tempi, davanti a Yes Sir, I Can Boogie delle Baccara.
Wind of Change è stata anche tradotta dall'inglese ad altre tre lingue, in italiano (Ridi) in russo (Ветер Перемен) e in spagnolo (Vientos de Cambio). La versione russa fu eseguita dalla band davanti al segretario comunista Mikhail Gorbachev.
Genesi e contesto
Klaus Meine trovò l'ispirazione per comporre Wind Of Change durante il soggiorno degli Scorpions in Unione Sovietica nel 1989
Nell'aprile del 1988 gli Scorpions pubblicarono il loro decimo album in studio, Savage Amusement. Seguì un tour mondiale di due anni, a supporto del disco, che prevedeva, tra le altre, dieci date a Leningrado, nell'allora URSS. In totale, più di 350.000 fan sovietici assistettero ai concerti degli Scorpions, e ciò permise loro di diventare il primo gruppo rock capace di penetrare nella "cortina di ferro".[14], anche se ci fu un precedente: il Live Magic dei Queen nel luglio del 1986 a Budapest. Gli Scorpions si presentarono come resistenti passivi di fronte alla censura politica e agli ostacoli posti dal KGB alla libertà artistica.
Durante uno di questi concerti, Klaus Meine si rivolse ironicamente al pubblico russo affermando: «Noi tedeschi, prima siamo venuti qui [in URSS] con i carri armati, ora con le chitarre, questa è la nuova Germania!»[15]Tale successo indusse le autorità sovietiche ad organizzare, assieme agli Scorpions, un festival per celebrare la caduta del regime comunista nel paese. Nell'agosto del 1989 fu dunque organizzato il Moscow Music Peace Festival[Cronologicamente e logicamente insensato] allo Stadio Lenin di Mosca, dove gli Scorpions condivisero il palco con Bon Jovi, Ozzy Osbourne, Mötley Crüe ed altri, davanti a un pubblico di oltre 250.000 sovietici.[16][17]
Fu proprio il soggiorno in URSS a far venire a Klaus Meine la prima ispirazione per comporre Wind of Change. Il cantante cominciò a pensare al nuovo brano solo poche settimane dopo gli eventi menzionati. Anni dopo, dichiarò:[18]
«Durante il nostro soggiorno a Mosca si sentiva una nuova energia nei giovani sovietici, volevano essere parte del resto del mondo, e questo mi ha motivato a comporre la canzone nel settembre del 1989.»
Durante l'esibizione allo Stadio Lenin, Meine sosterrà di aver visto i soldati dell'Armata Rossa piangere alle note di Holiday.[19]
Significato
La canzone celebra i cambiamenti politici in atto a quei tempi nell'Europa dell'Est - come la caduta del Muro di Berlino, l'aumento della libertà nel blocco comunista (che avrebbe presto portato alla distruzione dell'URSS), e la chiara imminente fine della guerra fredda.
Molti ascoltatori non particolarmente pratici ed esperti di Mosca, sono spesso confusi dal significato dei primi versi della canzone, che sono:
Moskva è il nome del fiume che attraversa Mosca, e il Gorky Park è un parco verde di Mosca, situato proprio sulla sponda del fiume Moskva. Molti moscoviti amano percorrere l'esteso camminamento del parco lungo le rive del fiume. Gli Scorpions trassero ispirazione nella composizione di Wind of Change durante la loro visita a Mosca del 1989, e decisero quindi di includere nel brano i riferimenti di cui sopra.
Il testo contiene anche un riferimento alla balalaica, popolare strumento russo a corde, simile ad una chitarra. La balalaica è menzionato nel versetto seguente:
(EN)
«For peace of mind Let your balalaika sing what my guitar wants to say»
(IT)
«Per la pace della mente Lasciate che sia la vostra balalaica a cantare ciò che la mia chitarra vuole dire»
Wind of Change inizia con Klaus Meine che fischia accompagnato solo dal chitarrista solista Matthias Jabs. Poi entrano Rudolf Schenker (in questa canzone usa una chitarra acustica), insieme al bassista Francis Buchholz e al batterista Herman Rarebell. Il ritornello è piuttosto lungo e si arriva quasi subito all'assolo eseguito dal chitarrista Rudolf Schenker, Wind of Change è una delle poche canzoni dove l'assolo viene eseguito dal chitarrista ritmico Rudolf Schenker anziché Matthias Jabs.
Il basso di Francis Buchholz è decisamente sonoro e si fa sentire solo al momento del ritornello, come anche la batteria di Herman Rarebell.
Il video
Il videoclip del brano è stato girato durante il concerto degli Scorpions al Deutschlandhalle di Berlino, nel dicembre del 1990. Alternate alle immagini del gruppo, ci sono alcuni filmati che mostrano eventi e personalità importanti di quel periodo, tra cui la caduta del Muro di Berlino, l'incidente della superpetroliera Exxon Valdez, la protesta di piazza Tienanmen e il Rivoltoso Sconosciuto, Nelson Mandela, Lech Wałęsa e Papa Giovanni Paolo II. Sono mostrati anche due importanti eventi musicali ai quali han preso parte gli Scorpions stessi: il Moscow Music Peace Festival (1989) e The Wall - Live in Berlin (1990).
Wind of Change è inserita nel videogioco SingStar Rocks!.
È suonata come canzone finale del film tedesco Manta Manta.
La Coca-Cola nel 1990 usò Wind of Change in una sua pubblicità.
È il singolo più venduto di tutti i tempi di una band tedesca all'estero.
Esiste la versione italiana di questa canzone, cantata da Fiorello, dal titolo Ridi, contenuta nell'album Finalmente tu del 1995. Il testo è scritto da Fiorello e non è una traduzione del testo originale: parla infatti di una coppia che ritorna insieme.
I Gregorian hanno reinterpretato la canzone usando il canto gregoriano.
Wind of Change è inserita in una puntata della famosa serie Chuck. L'episodio è Chuck vs. la Seduzione Impossibile ed è il 14º della quarta stagione della serie.
(DA) Wind of Change, su IFPI Danmark. URL consultato il 15 maggio 2019.
(FR) Les Certifications depuis 1973, su infodisc.fr, InfoDisc. URL consultato il 22 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2012). Digitare "Scorpions" e premere "OK".
Phil Brodie, 14 mio, su philbrodieband.com. URL consultato il 23 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2017).
Pablo Padilla, El Libro Blanco del Rock, a cura di María de los Ángeles Cerda, Santiago de Chile, RIL editores, 2009, p.187, ISBN978-956-284-706-3.
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