È noto per aver registrato assieme a tanti jazzisti – come leader e come sideman – sposando le sue origini blues e bop con innovative ispirazioni che ne modernizzano le radici[1].
A Cedar Walton si devono inoltre composizioni che sono divenute ormai degli standard. Fra le più note sono ricordate Ugetsu (conosciuta anche come Polar C o Fantasy in D), Mosaic e Bolivia[2].
Biografia
Walton ricevette la prima educazione musicale attraverso le lezioni di pianoforte impartite dalla madre che lo iniziò al jazz conducendolo ai concerti di Art Tatum e Thelonious Monk, eventi che destarono nel giovane una grande impressione. Nel periodo 1951-54 seguì i corsi all'Università di Denver, mentre nel tempo libero dava sfogo alla propria passione suonando in un gruppo jazz che aveva formato. Attraverso di esso ebbe l'opportunità di fare la conoscenza di esponenti di rilievo del bebop, fra i quali Charlie Parker, Dizzy Gillespie e John Coltrane che, di passaggio nella città del Colorado, si appoggiavano alla formazione di Walton[3][4].
Deciso a intraprendere la carriera di musicista, nel 1955 si spostò a New York per unirsi alla folta comunità jazz residente nella metropoli, ma fu chiamato a svolgere il servizio militare che lo portò in Europa. Di stanza in Germania, si trovò a condividere esperienze musicali con Don Ellis, Eddie Harris e Leo Walton, e una volta congedato dall'esercito ritornò a New York dove ebbe inizio la sua carriera[5]. Cominciò a suonare con Lou Donaldson, Gigi Gryce, Sonny Rollins e Kenny Dorham, ed effettuò il suo primo tour insieme a J.J. Johnson, con cui incise due dischi dopo il debutto in sala di registrazione con Dorham[6]. Fu il pianista anche del Jazztet di Art Farmer, e nel 1961 iniziò la sua collaborazione con i Jazz Messengers di Art Blakey, prendendo il posto che era stato di Bobby Timmons al pianoforte nella sezione ritmica del gruppo, e suonando a fianco di fiatisti del calibro di Curtis Fuller, Wayne Shorter e Freddie Hubbard. Nel 1964 si chiuse la parentesi con Blakey, e nella seconda metà degli anni sessanta, oltre a varie esperienze come sideman, Walton fu il pianista dapprima di Abbey Lincoln, poi di Lee Morgan e infine, agli inizi del successivo decennio, di Hank Mobley, per poi riunirsi di nuovo a Blakey in vista di una tournée in Giappone nel 1973[5].
Durante gli anni seguenti, oltre alle innumerevoli incisioni discografiche Walton effettuò molti tour con formazioni che includevano sassofonisti – fra i quali George Coleman, Bob Berg, Clifford Jordan e Ralph Moore – oppure in trio, col supporto di due eccellenti strumentisti come il contrabbassista Sam Jones e il batterista Billy Higgins. Particolarmente rilevante fu il sodalizio con Higgins, unione che nel campo delle sezioni ritmiche viene considerata una delle grandi affiliazioni di tutti i tempi[7]. Walton continuò nella sua prolifica attività in studio di registrazione per gli anni novanta. Nel 2008, dopo un'esperienza con Jeremy Pelt, si unì al sassofonista Vincent Herring e due anni dopo al trombonista Steve Turre, con cui registrò The Bouncer[5].
Discografia
1969 – The Electic Boogaloo Song
1969 – Soul Cycle
1969 – Spectrum
1973 – A Night at Boomer's, Vol. 1
1973 – A Night at Boomer'’s, Vol. 2
1974 – Firm Roots
1974 – Pit Inn
1974 – Cedar Walton Trio Plays Billy Strayhorn
1975 – Eastern Rebellion, Vol. 1
1975 – Mobius
1976 – The Pentagon
1977 – First Set
1977 – Second Set
1977 – Third Set
1978 – Animation
197? – Up Front
1980 – The Maestro
1981 – Piano Solos
1982 – Among Friends
1983 – The All American Trio
1983 – Eastern Rebellion, Vol. 4
1983 – Cedar Walton - Ron Carter - Jack DeJohnette
1985 – The Trio, Vol. 1 with D. Williams and B. Higgins
1985 – The Trio, Vol. 2 with D. Williams and B. Higgins
1985 – The Trio, Vol. 3 with D. Williams and B. Higgins
1985 – Cedar's Blues
1985 – Bluesville Time
1985 – Cedar Walton
1986 – Blues for Myself
1986 – Love Is the Thing
1985 – Bluesville Time
1985 – Cedar Walton
1986 – Blues for Myself
1986 – Love Is the Thing
1986 – Cedar Walton Plays
1988 – Standard Album, Vol. 2
1990 – Off Minor
1990 – As Long as There's Music
1990 – Cedar!
1991 – Heart & Soul
1991 – Standard Album
1992 – Easy Does It
1992 – Live at Maybeck Recital Hall Series, Vol. 25
1992 – Manhattan Afternoon
1995 – Live at Yoshi's
1995 – My Funny Valentine
1996 – Composer
1997 – The Art Blakey Legacy
1997 – You're My Everything
1997 – Roots
1998 – Naima - Recorded Live at Boomer's NYC
1998 – Bambino: Cedar Walton Plays Music of Art Blakey
2000 – Three Sundays in the Seventies/Live at the Left Bank
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии