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Bruno Venturini, pseudonimo di Bonaventura Esposito (Pagani, 1º dicembre 1945), è un cantante italiano.Ha tenuto concerti in tutto il mondo. La sua opera discografica più conosciuta è l'Antologia della Canzone napoletana (Joker) pubblicata dalla SAAR Records di Milano.

Bruno Venturini
Venturini durante il concerto Omaggio a Caruso al Teatro di Corte della Reggia di Caserta.
Nazionalità Italia
GenereCanzone napoletana
Musical
Musica leggera
Pop
Crossover classico
Periodo di attività musicale1959  in attività
EtichettaPhonotype Record, Durium, Italdisc, Fonit Cetra, Ariston Records, Duck Record, Dischi Ricordi, Joker (Saar Records)
Album pubblicati57
Studio50
Live1
Raccolte6
Sito ufficiale

Biografia


Nato a Pagani, centro industriale della provincia di Salerno. Il padre Raffaele era napoletano, commerciante di tessuti, la madre Vittoria Fusco era originaria di Angri. A dieci anni nel 1955 si trasferisce a Roma, in seguito a una grave malattia, la cirrosi epatica, che improvvisamente colpisce il padre.

Durante il periodo delle scuole elementari viene scelto per una breve esperienza nel coro de La Radio per le scuole, un programma radiofonico che, nei primi anni cinquanta, è presentato da Nunzio Filogamo.[1]

Per sostenere parte delle spese ospedaliere del genitore, nel 1957 il fratello maggiore Peppino comincia a girare per i mercatini della capitale come venditore ambulante di maglieria e lui lo accompagna cantando per attirare i passanti. In una di queste occasioni, a Porta Portese, viene ascoltato per caso dal tenore Mario Lanza che con Marisa Allasio gira per strada alcune scene del film Arrivederci Roma e viene da quest'ultimo incoraggiato a studiare e a perfezionarsi nel canto, dopo aver ricevuto in dono dieci dollari autografati.[1]

Il mese successivo il padre muore e si trasferisce a Salerno con la madre e i fratelli; consegue la licenza media proseguendo poi gli studi presso l'istituto di ragioneria. In questi anni durante uno degli spettacoli di beneficenza a cui spesso prende parte tra gli altri giovani figuranti, presso i piccoli teatri e auditorium sparsi in città, conosce un'ex cantante lirica che entusiasmata dalle sue potenzialità si impegna a farlo studiare canto al liceo musicale. La prova d'ingresso dura poche battute di Torna a Surriento. Il maestro Alfredo Giorleo dopo averlo sentito cantare, gli offre gratuitamente ore di lezione e si offre di pagare il metodo Bona di solfeggio.[2] Nel docufilm Vinilici. Perché il vinile ama la musica (2018), regia di Fulvio Iannucci, racconta dei suoi esordi con la famiglia Esposito a Napoli, alla Società Fonografica Napoletana, poi divenuta Phonotype.


Il debutto


Il debutto avviene a Napoli la sera del 15 agosto 1959 alla festa di Porta Capuana.[3] Il signor Visconti un commerciante collega del fratello maggiore, propone a Bruno di partecipare alla manifestazione canora intitolata Porta Capuana 'n festa di cui Raffaele Russo è il promotore.[4] Sono presenti grandi nomi ma c'è anche una piccola sezione dedicata agli esordienti con l'orchestra di Radio Napoli diretta da Luigi Vinci e la conduzione di Corrado.[3] Dopo l'esibizione di Gino Latilla tocca a lui che canta tre brani in napoletano: Passiggiatella di Nisa e Rendine, Serenatella 'e Maggio di De Crescenzo e Oliviero, L'urdemo raggio 'e luna di Fiore e Vian; l'esibizione è un successo.[5] Così appena terminata l'esibizione gli si avvicina Lello Esposito, direttore e comproprietario insieme ai fratelli di una delle più note case discografiche napoletane di allora, la Phonotype Record, che lo invita a un'audizione. Nel 1962 partecipa al Gran Festival di Piedigrotta.


L'Antologia della Canzone Napoletana


Di Carlo Casale, agente della Casa Discografica S.A.A.R. di Milano, l'idea dell'Antologia della Canzone Napoletana. Ma per convincere l'allora direttore commerciale Sergio Balloni ad intraprendere un progetto dai costi notevoli, si assume tutti gli oneri dell'insuccesso, nel caso in cui le vendite non dovessero soddisfare le aspettative di Balloni e del proprietario Walter Guertler. L'opera diverrà un successo e venne venduta in tutto il mondo in svariate edizioni e formati in oltre 100 milioni di copie in quasi quarant'anni. Passa per un breve periodo alla Casa Discografica Ariston di Carlo Alberto Rossi, dove continua la pubblicazione dei volumi dell'antologia, ma più tardi ritornerà alla S.A.A.R. per completare quest'opera unica. Accompagnato spesso al pianoforte in televisione da grandi maestri, quali Franco Zauli e l'autore della celeberrima Anema e core Salve D'Esposito. Acclamato in tutto il mondo per la sua prestante voce da tenore[6].


Discografia



Singoli



Album



Colonne sonore



Partecipazioni



Edizioni particolari



Raccolte non ufficiali



Discografia estera



Album

Argentina

Australia

Francia

Germania

Giappone

Spagna

Stati Uniti


Partecipazioni

Argentina

Germania

Giappone

Iran


Videografia



Riconoscimenti


Antonello Rondi, Mario Trevi e Bruno Venturini ritratti il 26 novembre 2005 alla loro nomina di Cavaliere dell'Ordine di Malta
Antonello Rondi, Mario Trevi e Bruno Venturini ritratti il 26 novembre 2005 alla loro nomina di Cavaliere dell'Ordine di Malta

Tra i riconoscimenti ottenuti, nel dicembre del 1995, il Presidente della Repubblica Italiana, Oscar Luigi Scalfaro, ha nominato Bruno Venturini Grande Ufficiale della Repubblica Italiana per meriti artistici internazionali.[12] Con la stessa motivazione, il 15 aprile 1972 è stato insignito del titolo di accademico classe Nobel dall'Accademia delle lettere, scienze ed arti di Milano.[13] Il 26 novembre 2005 viene nominato, insieme ad Antonello Rondi, Mario Trevi e Mario Merola, Cavaliere dell'Ordine di Malta, nella cornice del Grand Hotel La Sonrisa[14].


Onorificenze


Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana
 27 dicembre 1995. Su proposta della Presidenza del Consiglio dei ministri.[15]
Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana
 2 giugno 1981. Su proposta della Presidenza del Consiglio dei ministri.[16]
Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana
 27 dicembre 1978. Su proposta della Presidenza del Consiglio dei ministri.[17]
Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana
 27 dicembre 1975. Su proposta della Presidenza del Consiglio dei ministri.[18]
Il 'Sacro Ordine dei Cavalieri Crociati di Malta
«Carica Speciale per la Cultura e la Carità»
 26 novembre 2005

Note


  1. D. Bersano, Raccoglie trionfi anche nella lontana Cina il Marco Polo della canzone, STOP, 27 marzo 1987, pagg. 46-47
  2. E. De Felicis, Il giro del mondo in 80 note, Studio Kappa Editore, 1990, pagg. 23 e segg.
  3. M. Gamba, Mi manda Caruso, RADIOCORRIERE TV, 2-8 febbraio 1992, pagg. 36-39
  4. E. De Felicis, op. cit., pag. 31
  5. E. De Felicis, op. cit., pagg. 32 e segg.
  6. Carlo Casale, Bruno Venturini, su Carlo Casale, 20 aprile 2007. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  7. Nota per i collezionisti: ristampato nel 1981 ad opera di Durium, Stereo Start, LPS 40113
  8. Nota per i collezionisti: ristampato nello stesso anno dalla medesima casa discografica in edizione Broadway (Italdisc, Broadway, BW 188), per il mercato estero
  9. Nota per i collezionisti: ristampato nel 1980 ad opera di Ariston Records, Oxford, OX 3184
  10. Nota per i collezionisti: ristampato nel 1989 ad opera di Dischi Ricordi - Orizzonte, ORL 9085
  11. youtube.com/watch?v=YMF8a3SGXZo
  12. Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig. Bruno Venturini
  13. P. Cossa, Venturineide, HIGH FIDELITY MUSICA, giugno 1982, pagg. 182-183
  14. "I Cavalieri Crociati approdano al Gran Hotel La Sonrisa" La Repubblica, 29 novembre 2005, pag. 14
  15. Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig. Bruno Venturini
  16. Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig. Bruno Venturini
  17. [Elenco Nazionale decorati di Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana n. 18345 - Serie III]
  18. [Elenco Nazionale decorati di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana n. 23927 - Serie III]

Bibliografia



Voci correlate



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