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Anema e core è una canzone del 1950, composta dal musicista Salve D'Esposito e dal paroliere Tito Manlio. Fin dagli anni cinquanta la canzone riscosse molto successo presso il grande pubblico, sia in Italia che all'estero.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Anema e core (disambigua).
Anema e core
ArtistaTito Schipa
Autore/iSalve D'Esposito / Tito Manlio
GenereCanzone napoletana
Esecuzioni notevoliRoberto Murolo, Giuseppe Di Stefano, Fausto Cigliano, Perry Como (in inglese), Ornella Vanoni con Toquinho Gigliola Cinquetti
Data1950

La nascita del testo


Il titolo originale della canzone doveva essere Che matenata 'e sole, ma il compositore Salve D'Esposito pensò che, dopo il successo di Me so 'mbriacato 'e sole, sarebbe stato meglio abbandonare quel soggetto. Fu così che, anche grazie all'ispirazione fornita da un episodio personale (l'autore Tito Manlio aveva avuto un piccolo alterco con la moglie, a cui era poi seguita la pace) Na matenata 'e sole divenne Anema e core.


Il debutto


Anema e core, con cui Salve diede inizio a un nuovo discorso musicale, una nuova stagione d'oro della canzone napoletana alla ricerca di una rigenerazione, è uno slow, un ritmo lento sincopato. Fu battezzata dal grande tenore Tito Schipa, amico e artista eccellente che, con la sua voce e la sua dizione chiara e perfetta, ne fece un autentico capolavoro: la cantò alla radio, per la prima volta accompagnato da Salve D'Esposito (da questo momento non più Salvatore) nello stesso periodo vista come l'ultima opera oggetto di trattazione lirico-sinfonica in pagina di chiara notorietà in due paradigmatiche eccellenti versioni quella appunto di Tito Schipa e quella del celebre cantante napoletano: Mario Abbate.


Le traduzioni


Tradotta in varie lingue, la canzone verrà conosciuta con diversi titoli all'estero, a seconda delle diverse nazioni.
Così Anema e core diventò:


Gli aneddoti


Anche la famiglia reale inglese si innamorò di Anema e core.

Salve ricevette, tra l'altro, dall'allora Presidente della Camera dei Lord inglese, Lord King, una bella fotografia in segno di gratitudine per quella canzone e, quando la squadra italiana di calcio si recò in Inghilterra per un incontro, venne accolta da una banda militare di quel paese con le note di “Anema e core”.

Tra gli aneddoti che Salve, commosso, raccontava spesso, c'era questo: un giorno giunse una telefonata dalla SIAE (Società Italiana Autori ed Editori), che lo avvertiva del fatto che era arrivata una cartolina indirizzata a suo nome. Ritira la lettera incuriosito, lesse: “In piena Giava ci siamo fermati ed abbiamo pianto, da lontano ci giungevano le note di Anema e core. Grazie maestro!”. Era firmata da quattro ufficiali della Marina italiana, che per ragioni di lavoro, si trovavano su una nave in quel lontano punto della terra!


Il successo di ieri e di oggi


All'estero il successo della canzone risultò subito eccezionale. Nel febbraio 1954, le principali testate giornalistiche riportano che la canzone Anema e core era entrata nel "simbolico" Museo Artistico della canzone napoletana accanto a Marechiaro, O sole mio, Core 'ngrato.

Nel 1955 si venne a sapere che Anema e core aveva battuto il record delle incisioni, 58 solo in Italia. A chi gli chiedeva “Cosa ha determinato il successo di Anema e core?”, Salve D'Esposito rispondeva: "12 versi e 32 battute".

In Francia, il 31 maggio 1955, il critico del Journal de Paris scrisse che le parole di Anema e core "sembrano ispirate ad un bisogno, insoddisfatto e crescente senza tregua, di dolcezza e di tenerezza. La melodia è comparabile ad un bacio purissimo o ad una capigliatura di donna che un amante accarezza innamorato e timoroso" ("semblent inspirèes par un besoin inassouvi et sans cesse croissant de douceur et de tendresse. La melodie en est comparable à un baiser très pur ou à une chevelure de femme qu'un amant caresse d'une maine amoureuse et craintive").

Anche Radio Mosca trasmise Anema e core: fu la prima trasmissione dedicata a una canzone italiana. Questa celebre melodia era stata richiesta da Sukhan Babayev, eroe del socialismo, che sosteneva di averla sentita canticchiare da Pietro Nenni, suo collega del premio Stalin, quando si erano incontrati a Mosca. Dall'inizio della guerra fredda fu la prima volta che una canzone italiana veniva trasmessa dalla radio sovietica.

In Italia, la canzone Anema e core è stata inserita in diversi film e, ancora oggi, viene utilizzata nelle ultime produzioni televisive, ad esempio nelle serie televisive Capri (dove è cantata al pianoforte dall'attore Sergio Assisi) e in L'onore e il rispetto con Gabriel Garko e Serena Autieri. Nel 1951, in Italia venne prodotto il film Anema e core, con la regia di Mario Mattoli e l'interpretazione di Ferruccio Tagliavini, Riccardo Billi, Mario Riva, Carlo Campanini, Dorian Gray e Franca Marzi.


Altre versioni


Questa melodia, battezzata dal tenore Tito Schipa, è stata cantata in seguito da molti grandi interpreti:

In tempi più recenti il brano è stato interpretato anche da Michael Bublé, Andrea Bocelli, Luciano Pavarotti, Lucio Dalla e Francesco De Gregori, che ne ha proposto una versione in coppia con la moglie Alessandra (Chicca) Gobbi.


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