Romagna mia è una canzone italiana scritta da Secondo Casadei e incisa a Milano nel 1954. Il ritmo è quello del valzer e il testo narra della nostalgia di un uomo per la sua terra d'origine, la Romagna. Divenuto un vero e proprio inno della Romagna e dei suoi abitanti nel mondo, nel tempo ha venduto oltre 4 milioni di copie.[1]
Romagna mia | |
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Artista | Secondo Casadei |
Autore/i | Secondo Casadei |
Genere | Liscio |
Data | 1954 |
«Romagna mia, Romagna in fiore, tu sei la stella, tu sei l'amore. Quando ti penso, vorrei tornare, dalla mia bella, al casolare» |
(Secondo Casadei, Romagna Mia) |
Il titolo originale del brano era Casetta mia: Casadei l'aveva già scritto qualche tempo prima, dedicandolo alla propria casa di Gatteo Mare, ma non l'aveva mai proposto per l'incisione, tenendolo da parte «per le evenienze».[1] L'occasione si presentò nel 1954, quando, trovandosi a Milano per una delle due incisioni annuali, dovette sostituire un solista che si è improvvisamente ammalato. Propose il brano a Dino Olivieri, direttore artistico dell'etichetta discografica La voce del padrone. Questi, ascoltando il motivo, gli suggerì di modificare il titolo in Romagna mia, sapendo quanto grande era l'amore del maestro per la propria terra. La canzone, con il nuovo titolo ed il nuovo testo, a cui vennero sostituite da Secondo Casadei le parole "casetta mia" con "Romagna mia", venne cantata da Fred Mariani e Arte Tamburini[2].
Il brano iniziò a diffondersi grazie all'orchestra di Secondo Casadei, alle trasmissioni di Radio Capodistria (specialmente Musica per voi)[3], all'avvento dei juke box e ai turisti che frequentano la riviera romagnola e ne acquistavano il disco per ricordo. Diventò un vero e proprio inno per la gente della Romagna, e in seguito acquistò grande popolarità nel resto dell'Italia e a livello internazionale. È stata cantata ed incisa da grandi interpreti dell'epoca, tra cui Oscar Carboni, Claudio Villa, Nilla Pizzi, Orietta Berti, Rosanna Fratello, Giorgio Consolini e da molti gruppi e orchestre, ma principalmente dall'orchestra Casadei. L'orchestra dopo la scomparsa di Secondo, continuò sotto la guida del nipote Raoul Casadei e, dopo il ritiro dalla scene di Raoul, fu affidata alla direzione di Mirko Casadei.
Sebbene la versione originale sia cantata da Fred Mariani e Arte Tamburini, le "voci" più popolari di Romagna mia sono, per la gente del liscio, quella di Pino Flamigni, Edgardo Gelli (1934-2021), e quella di Mauro Ferrara, tutti cantanti dell'orchestra Casadei[4]. Interpretazioni sono state eseguite da Raffaella Carrà, Fiorello, Francesco Guccini, Gigi Proietti, Ivana Spagna, Orietta Berti, Iva Zanicchi, Jovanotti, Renzo Arbore, I Nomadi, Gloria Gaynor, i Pitura Freska, Elio e le Storie Tese, Tito Puente, Amalia Gré, Laura Pausini, Deep Purple, Luciano Pavarotti, Pino Lamberti per l'album del 2008 Eravamo in 19 (Elca Sound). Ne esistono anche versioni in altre lingue, principalmente russo, giapponese e nella variante argentina dello spagnolo ed ebraico, con il titolo "Kesem al yam kineret" (Magia sul lago di Tiberiade).[1] Una strofa della canzone è citata, con intento provocatorio, anche nel brano Valium Tavor Serenase degli emiliani CCCP Fedeli alla linea, sostituendo "Emilia" a "Romagna"; con intenti simili ne fu realizzata una reinterpretazione anche dai Mickey and the Mouses, gruppo di Cattolica (1981). Al Festival di Sanremo 2012 il cantautore Samuele Bersani l'ha interpretata con l'accompagnamento orchestrale di Goran Bregović. Durante il tour Europeo 2016/17 in Austria e Germania, il cantautore romagnolo Michele Fenati ne inserisce nel suo repertorio una versione acustica per voce e chitarra, fisarmonica, violino e violoncello. Nel 2010 Tony Verga incide una versione strumentale per l'album Fisarmonica in allegria, vol. 2 e Gigi Stok nell'album Fisa capricciosa - Raccolta N. 7 (Speedy Co., CNT 27030).
I diritti d'autore sono delle Edizioni Musicali Casadei Sonora, gestite da sua figlia Riccarda Casadei.