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Raffaella Carrà, pseudonimo di Raffaella Maria Roberta Pelloni (Bologna, 18 giugno 1943Roma, 5 luglio 2021), è stata una soubrette, cantante, ballerina, attrice, conduttrice televisiva, autrice televisiva, conduttrice radiofonica e attivista italiana.

Raffaella Carrà
Nazionalità Italia
GenerePop
Musica leggera
Disco
Dance
Musica house
Periodo di attività musicale1969  2021
Album pubblicati51
Studio34
Live2
Raccolte20

Considerata la regina della televisione italiana,[1][2] è stata presente nei palinsesti televisivi dalla fine degli anni sessanta fino alla sua morte, riscuotendo grandi consensi, oltre che in Italia, anche all'estero, soprattutto in Spagna e America Latina.[3][4][5][6]

Molte delle sue canzoni, come Tanti auguri, Rumore, Pedro, Fiesta, Ballo ballo, sono diventate negli anni dei veri e propri brani cult. Il suo maggior successo è stato il singolo Do it do it again, versione inglese di A far l'amore comincia tu, il primo brano di un'artista donna italiana a piazzarsi al secondo posto nella classifica dei singoli più venduti in Inghilterra, vendendo oltre 21 milioni di copie nel mondo.

Come dichiarato da lei stessa in un'intervista sul settimanale TV Sorrisi e Canzoni, ha venduto oltre 60 milioni di dischi e, durante una puntata di Domenica in condotta da Pippo Baudo nella quale era ospite, ha dichiarato di possedere ventidue dischi tra platino e oro. Ha poi vinto tre ulteriori dischi d'oro postumi, per i brani Tanti auguri e Pedro, rispettivamente del 1978 e del 1980 e per la raccolta I miei successi.

Nell'autunno del 2020 il quotidiano britannico The Guardian incorona Raffaella Carrà come sex symbol europeo, definendola «l'icona culturale che ha insegnato all'Europa le gioie del sesso».[7]

È stata anche un'apprezzata icona LGBT: nel 2017, in occasione del World Pride di Madrid, le è stato infatti assegnato il riconoscimento di ambasciatrice dell'amore.[8]


Biografia


Raffaella Carrà a 8 anni in Tormento del passato di Mario Bonnard (1952)
Raffaella Carrà a 8 anni in Tormento del passato di Mario Bonnard (1952)

Raffaella Carrà nacque il 18 giugno 1943 a Bologna, figlia primogenita di Raffaele Pelloni, emiliano benestante proprietario di un'azienda agricola[9][10], e Angela Iris Dell'Utri, romagnola di origini siciliane che gestiva insieme alla nonna di Raffaella il Caffè Centrale a Bellaria.[11] Aveva anche un fratello, Enzo (1945-2001), che la rese zia di due nipoti.[12] I genitori si separarono due anni dopo le nozze[13] e la piccola Raffaella passò gran parte della sua infanzia tra Bologna, dove studiava, e Bellaria. A soli otto anni lasciò l'Emilia-Romagna per proseguire gli studi direttamente a Roma, inizialmente presso l'Accademia nazionale di danza, fondata dalla ballerina russa Jia Ruskaja, dove rimarrà fino ai quattordici anni, abbandonandola dopo essere stata scoraggiata dalla stessa Ruskaja,[9] e successivamente al Centro sperimentale di cinematografia.


Carriera



Anni 1950 e 1960: gli esordi


Raffaella Carrà in un piccolo ruolo nel film I compagni di Mario Monicelli (1963)
Raffaella Carrà in un piccolo ruolo nel film I compagni di Mario Monicelli (1963)

La carriera cinematografica di Raffaella Carrà inizia molto presto, agli inizi degli anni cinquanta, partecipando come attrice bambina, a soli otto anni, al film di Mario Bonnard Tormento del passato (1952), un melodramma strappalacrime (filone all'epoca molto amato dal pubblico italiano) nel quale interpreta il personaggio infantile di Graziella.[14] Tra il 1958 e il 1959 prende parte, con piccoli ruoli, ad altri tre film.

Nel 1960 consegue il diploma al Centro sperimentale di cinematografia; nello stesso anno, prese parte ai film La lunga notte del '43 di Florestano Vancini e Il peccato degli anni verdi di Leopoldo Trieste. Contemporaneamente, inizia anche il teatro, scritturata dalla compagnia Carli-Pilotto. Dopo un passaggio alla radio, dove su mandato di Luciano Rispoli, aveva realizzato e condotto la rubrica Raffaella col microfono a tracolla, a metà 1962, il regista Stefano De Stefani la sceglie come valletta di Lelio Luttazzi per il programma Il Paroliere questo sconosciuto.

Raffaella Carrà assieme a Frank Sinatra sul set de Il colonnello Von Ryan di Mark Robson (1965)
Raffaella Carrà assieme a Frank Sinatra sul set de Il colonnello Von Ryan di Mark Robson (1965)

Nel 1960 sostiene un provino per il ruolo di Rosetta (la figlia della protagonista Cesira, interpretata da Sophia Loren) per il film La ciociara di Vittorio De Sica, ma viene scartata in quanto ritenuta troppo matura per quella parte (poi affidata all'attrice italo-americana Eleonora Brown). Nel 1962 prende parte al film comico 5 marines per 100 ragazze di Mario Mattoli, insieme a Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Little Tony e Virna Lisi.

Partecipa quindi ad altri film, tra i quali I compagni (1963) di Mario Monicelli e l'hollywoodiano Il colonnello Von Ryan (1965) di Mark Robson, ove ebbe come partner Frank Sinatra. Nel 1964 recita nello sceneggiato televisivo La figlia dell'oca bianca scritto da Edoardo Anton per la rubrica Rai Vivere insieme, diretta da Ugo Sciascia.[15] Nel 1965 recitò la parte di Costanza De Mauriac nello sceneggiato televisivo Scaramouche, con Domenico Modugno.[16] Negli anni sessanta le cronache rosa si occupano spesso di lei per la relazione con il calciatore della Juventus Gino Stacchini,[17] durata otto anni.

Il 3 marzo 1967 va in onda sul Programma Nazionale Tutto per bene, il film per la TV tratto dall'omonimo romanzo di Pirandello. Nel gennaio 1968 conduce uno speciale in onda sul Secondo Programma, intitolato Tempo di samba. A giugno, partecipa allo sceneggiato Rai Processo di Famiglia, di Diego Fabbri e, sul finire dell'anno successivo, è presente nello sceneggiato Il sorriso della gioconda.


Il cambio di cognome

Nella prima metà degli anni sessanta le viene dato lo pseudonimo Carrà, consigliatole dal regista Dante Guardamagna, il quale, appassionato di pittura, associa il suo vero nome, Raffaella, che ricorda il pittore Raffaello Sanzio, al cognome del pittore Carlo Carrà.[18] Tuttavia, Raffaella non riesce a ottenere molto successo (in termini di popolarità) come attrice, tant'è che, all'inizio degli anni settanta, a seguito del successo ottenuto come showgirl in televisione, decide di abbandonare la recitazione (salvo alcune sporadiche e isolate esperienze successive in alcuni film e sceneggiati TV), e di concentrarsi sulla carriera di presentatrice televisiva, soubrette e cantante, con la quale invece otterrà successo e fama a livello internazionale.


Anni 1970: da Canzonissima al successo all’estero


La Carrà a Canzonissima (1970)
La Carrà a Canzonissima (1970)

Nella stagione 1969-1970 arriva il successo televisivo, nello spettacolo Io, Agata e tu (con Nino Taranto e Nino Ferrer), in cui la Carrà lancia un nuovo stile di showgirl, scattante e moderna.

In autunno è al fianco di Corrado in Canzonissima, dove diede scandalo per l'ombelico scoperto mostrato nella sigla d'apertura Ma che musica maestro!, che raggiunse le vette delle classifiche, vendendo 200 000 copie. Gli indici di gradimento e di ascolto toccano livelli inaspettati, consacrando Raffaella come la nuova stella dello spettacolo italiano. Visti i soddisfacenti esiti dell'anno precedente, la Rai decide di riconfermare la stessa coppia di conduttori anche per la nuova edizione del programma. Infatti nel 1971 è di nuovo a Canzonissima, dove vede entrare in classifica tre singoli: la sigla Chissà se va, Maga Maghella (destinata al pubblico infantile) e il celebre Tuca tuca, con annesso balletto. Quest'ultimo dalla terza puntata del programma venne censurato dalla Rai per via della coreografia giudicata troppo audace e provocatoria. Dopo l'esibizione insieme con Alberto Sordi il ballo supera le censure e le polemiche iniziali, diventando un autentico fenomeno popolare. È dello stesso anno il primo album pubblicato dalla cantante, Raffaella, pubblicato sull'onda del grande successo di Canzonissima 1970 e di quello personale della vedette. Nello stesso anno pubblica un altro album di successo, Raffaella Carrà, contenente anche il brano Borriquito, primo successo sul mercato latino.

Raffaella Carrà (a sinistra) e Marisa Mell nel 1972
Raffaella Carrà (a sinistra) e Marisa Mell nel 1972

Sempre nel 1971 partecipa accanto a Georges Descrières all'episodio intitolato La donna dai due sorrisi, nella serie televisiva di produzione francese Arsenio Lupin, prodotta dal 1971 al 1974.[19] Segue, nel 1974, Milleluci, presentato al fianco di Mina, (ultimo varietà al quale parteciperà quest'ultima poco prima del ritiro definitivo dalle scene) che ottiene un grande successo di pubblico, affermando definitivamente Raffaella come showgirl a tutto tondo.

Sull'onda del grande successo della trasmissione, pubblica l'album Milleluci, composto prevalentemente da cover. Nello stesso anno presenta la sua terza Canzonissima, questa volta condotta in solitaria, dove inoltre duetta con Topo Gigio nel brano dedicato ai bambini Strapazzami di coccole. Nello stesso anno pubblica l'album Felicità tà tà, contenente oltre al brano omonimo, sigla della sua terza Canzonissima, uno dei suoi maggiori successi, il brano disco-music Rumore. L'album riscuote un ottimo successo in Italia, dove si aggiudica il disco di platino, e buoni riscontri anche all'estero, aggiudicandosi diversi dischi d'oro.

Tra il 1975 e il 1980 si fa conoscere in Spagna, e il successo delle sue canzoni porta la TVE a offrirle nel 1976 una monografia, La hora de Raffaella Carrà (puntata della serie La hora de...), grazie alla quale divenne popolare presso il pubblico iberico.

La Carrà (a sinistra) e Mina in Milleluci (1974)
La Carrà (a sinistra) e Mina in Milleluci (1974)

In questi anni Raffaella si concentra maggiormente sulla sua carriera di cantante, ottenendo consensi in Spagna, Germania, Francia, Olanda, Belgio, Inghilterra, Grecia e in particolare nei Paesi dell'America Latina, diventando un vero e proprio fenomeno di esportazione della musica italiana nel mondo. Uno dei successi più clamorosi è il brano A far l'amore comincia tu, che riesce a toccare, nella sua versione inglese, il nono posto della classifica dei singoli più venduti in Inghilterra, ottenendo diversi dischi d'oro e platino in tutto il mondo.[20][21]

Nel 1976 incide l'album Forte forte forte, pubblicato in 36 Paesi del mondo, aggiudicandosi in Spagna, Regno Unito e Germania vari dischi d'oro, mentre in Italia ben due dischi di platino, rappresentando uno dei lavori discografici di maggior successo della cantante, anche a livello qualitativo. L'anno successivo è la volta di Fiesta, l'album, dai suoni prettamente eurodisco, che contiene Fiesta, una delle canzoni "simbolo" della soubrette.

Nel 1978 rientra in Italia, dopo numerose tournée all'estero, per presentare il varietà del sabato sera Ma che sera, nel quale presenta, cantava e ballava affiancata da Paolo Panelli, Bice Valori, Alighiero Noschese e Giorgio Bracardi, animatori degli spazi comici del programma. Particolarmente ricordata è la sigla iniziale, Tanti auguri, in cui Raffaella canta un inno all'amore libero e spensierato, con il ritornello divenuto in poco tempo celeberrimo (Come è bello far l'amore da Trieste in giù), il cui video venne girato all'interno del parco a tema dell'Italia in miniatura di Rimini; il brano diventa subito un altro successo internazionale e viene inserito nell'album Raffaella, che riscuote un altro importante successo di pubblico. Il programma però, è stato oggetto di controversie e polemiche, perché trasmesso nei difficili e tragici giorni del sequestro di Aldo Moro.

Nel 1979 è la volta di un altro successo discografico con l'album Applauso, il quale porta le firme, oltre a quelle di Gianni Boncompagni, anche dei giovani esordienti De Sanctis e Musso. L'album raggiunge il 75º posto tra i più venduti dello stesso anno.


Anni 1980: Pronto Raffaella? e il breve passaggio a Mediaset


La Carrà insieme a Corrado in Fantastico 3 (1982)
La Carrà insieme a Corrado in Fantastico 3 (1982)

Nel 1980 Raffaella è sul set del film Barbara, girato in Argentina e distribuito per il mercato sudamericano (ma non in Italia dove è tutt'oggi ancora inedito), diretto da Gino Landi. Nello stesso anno incide l'album Mi spendo tutto contenente la hit Pedro, uno dei brani più conosciuti della cantante, e Ratatataplan, ispirato nel titolo dall'omonimo film di Maurizio Nichetti. Nel 1981 presenta Millemilioni, che rappresenta il primo esperimento di cooperazione televisiva internazionale: cinque speciali, ognuno dei quali girato in una diversa capitale: Buenos Aires, Città del Messico, Londra, Roma e Mosca. Il programma ebbe una media di circa 10 milioni di telespettatori.

Nel 1982 torna ad affiancare Corrado presentando Fantastico 3, con Gigi Sabani e Renato Zero, con una media di 25 milioni di spettatori. Ne canta anche la sigla d'apertura, la celebre Ballo ballo, canzone che sarà anche al centro di alcune controversie, in quanto accusata da alcuni di essere un plagio del brano Eleanor Rigby dei Beatles. Sull'onda del grande successo della trasmissione viene pubblicato il disco Raffaella Carrà 82, arrangiato e composto, tra gli altri, da Franco Bracardi e Danilo Vaona, e che vede tra gli autori, oltre a Gianni Boncompagni e Gianni Belfiore, anche Giancarlo Magalli. Sempre nel 1982, è ospite d'onore del Festival di Viña del Mar in Cile.

La Carrà al telefono in Pronto, Raffaella? (1983)
La Carrà al telefono in Pronto, Raffaella? (1983)

A febbraio del 1983, in seguito al successo di Fantastico 3, la Carrà viene invitata a esibirsi per la prima volta come super ospite al Festival di Sanremo 1983. Soli sulla luna e Ahi, scritti da Valsiglio, Pace e Depsa, sono brani incisi appositamente per l'occasione, registrati - come dichiara lei stessa - "in fretta e furia".

Dal 1983 al 1985 presenta su Rai 1 Pronto Raffaella?, il primo programma di mezzogiorno della Rai che segna la sua definitiva affermazione come conduttrice, mettendo in risalto non solo le sue qualità di soubrette, ma anche di intrattenitrice e padrona di casa, capace di relazionarsi con uguale empatia sia agli ospiti illustri sia ai telespettatori che telefonano per partecipare ai giochi del programma. Nel programma lavora per la prima volta con Gianni Boncompagni (che ne cura la regia e ne è autore assieme a Giancarlo Magalli), in concorrenza diretta con Il pranzo è servito del suo amico Corrado con il quale condurrà poi anche un'edizione dei Telegatti nel 1991. Al centro della trasmissione vi era l'interazione con il pubblico in diretta attraverso vari giochi telefonici: uno di questi, il gioco dei fagioli (nel quale il concorrente di turno doveva indovinare quanti fagioli erano contenuti in un grande barattolo di vetro) ha contribuito a far entrare la trasmissione nell'immaginario collettivo del pubblico. La risposta di Rai 1 ottiene da subito un grosso successo di pubblico, raggiungendo in poco tempo risultati d'ascolto molto elevati con 4 500 000 spettatori di media e punte di 9 milioni di contatti. Nel giro di breve tempo la trasmissione divenne oggetto di studio delle televisioni brasiliana, argentina, tedesca e francese che ne copiarono il format. Anche in questa trasmissione, Raffaella interpretò la sigla del programma: Fatalità e Qué dolor nella prima edizione, Dolce far niente e Bolero nella seconda.

Il successo di Pronto Raffaella? le fa vincere nel 1984 il titolo di "Personaggio televisivo femminile a livello europeo", consegnato dall'European TV Magazines Association. Nel 1984 firma un contratto milionario per la durata di due anni con la ditta di cucine Scavolini, con lo slogan "la più amata dagli Italiani". Sempre nel 1984, il rinnovo del contratto di lavoro con la Rai è al centro di un'accesa controversia con l'allora Presidente del Consiglio Bettino Craxi, che definisce "immorale e scandalosa" la cifra che la conduttrice avrebbe guadagnato per un'esclusiva di due anni (6 miliardi di lire di allora).[22] Di questi anni sono gli album di successo Fatalità (1983) e Bolero (1984). Tra il 1985 e il 1986 Raffaella Carrà è inviata del settimanale Radiocorriere TV, per Gli incontri di Raffaella, in cui intervista personalità politiche e dello spettacolo.

Nella stagione televisiva 1985-1986 conduce il supershow Buonasera Raffaella (versione di prima serata di Pronto Raffaella?); le prime dieci puntate del programma vanno in onda da Roma, mentre per le ultime cinque la Carrà si trasferisce negli studi della Rai Corporation di New York (ora dismessi) e, grazie a Rai International, diventano visibili in tutto il Nord e Sud America. Raffaella, inoltre, intervista e duetta con ospiti illustri come Henry Kissinger, Joe Cocker, Riccardo Cocciante, Patty Pravo, Stevie Wonder, Ginger Rogers e Sammy Davis Jr. e canta le sigle Fidati!, Bellissimo e Bacio. Tutte e tre le sigle della trasmissione sono contenute nell'album Fidati!, uscito nello stesso anno. Il programma pone la soubrette nuovamente al centro delle polemiche a causa degli alti costi di produzione, in particolare per le puntate trasmesse via satellite dagli Stati Uniti.[23] Tuttavia la trasmissione ottiene grande successo, tanto da suscitare l'interesse anche delle televisioni americane che invitano Raffaella nei talk show più famosi dell'epoca, intervistata da Johnny Carson, Ed Sullivan e David Letterman.[24][25][26]

Raffaella Carrà (in primo piano) in compagnia di Sergio Japino in una foto degli anni ottanta
Raffaella Carrà (in primo piano) in compagnia di Sergio Japino in una foto degli anni ottanta

Nella stagione successiva conduce Domenica in, cantandone sia la sigla d'apertura, Curiosità (una delle prime sigle della televisione italiana a essere realizzata attraverso grafiche elaborate al computer), che la sigla di chiusura, Casa dolce casa. Proprio a Domenica in, a novembre, la Carrà reagisce a un articolo pubblicato dal settimanale scandalistico Novella 2000, minacciando un'azione legale nei confronti del giornale, che l'aveva accusata di trascurare sua madre.[27] La mamma della Carrà infatti muore nel 1987 e la conduttrice le rende omaggio proprio durante un'altra puntata del programma, dedicandole il brano I thank you life.

Nel 1987 passa alla Fininvest, con un contratto miliardario della durata di due anni. La prima apparizione su Canale 5 della Carrà risale al 27 dicembre 1987: in seconda serata va in onda uno speciale dal titolo Benvenuta Raffaella, con il "dietro le quinte" e video dalle prove del suo nuovo show, nonché interviste con la Carrà e il compagno Sergio Japino, regista e coreografo della trasmissione. Il programma in questione, intitolato Raffaella Carrà Show, inizia il 9 gennaio 1988, seguito l'anno successivo da Il principe azzurro, il secondo e ultimo programma condotto dalla Carrà per Canale 5. Entrambi i programmi non ottengono però grossi risultati in termini di ascolto e sembrano appannare la sua popolarità.


Anni '90: il ritorno in Rai e il successo di Carramba


Raffaella Carrà e Carlo Frisi in Ricomincio da due (1990)
Raffaella Carrà e Carlo Frisi in Ricomincio da due (1990)

Dopo il periodo passato alla Fininvest, dai primi di gennaio del 1990, Raffaella Carrà torna in Rai con un nuovo programma: Raffaella Venerdì, Sabato e Domenica... E saranno famosi, in onda il venerdì in prima serata e il sabato e la domenica dalle 12:00. La trasmissione ha un seguito intitolato Ricomincio da due, in onda, stavolta, solo il sabato e la domenica in orario di pranzo. Entrambi i programmi vanno in onda su Rai 2 e ottengono ottimi indici di ascolto, che la riportarono al successo. Nel maggio del 1991, poche settimane dal termine della sua trasmissione, Raffaella torna brevemente su Canale 5 per condurre un'edizione dei Telegatti con Corrado, ultimo ospite della trasmissione della Carrà.[28]

Nel giugno del 1990, con Gigi Sabani, conduce Cuando Calienta el sol, programma televisivo in due puntate in onda dall'Italia e dalla Spagna.[29]. Nel 1991, assieme a Johnny Dorelli, conduce il varietà del sabato sera di Rai 1, Fantastico 12, che, pur essendo ricordato per l'ospitata di Roberto Benigni del 19 ottobre, che aveva simulato un amplesso con la conduttrice, fino a cinturarla, per poi cimentarsi in una elencazione dei vari modi di pronunciare gli organi genitali maschile e femminile, otterrà indici d'ascolto inferiori alle aspettative.

Dal 1992 al 1995 torna in Spagna, prima due anni su TVE 1, conducendo tre edizioni di Hola Raffaella, premiato con tre TP de oro, equivalente iberico del Telegatto, e il preserale A las 8 con Raffaella, che la consacrano definitivamente nel paese (in seguito la TVE richiamerà sovente Raffaella per alcuni eventi di un giorno, come i festeggiamenti del Capodanno del 1998); successivamente, nella stagione 1994-95, passa all'emittente spagnola della Fininvest, ovvero Telecinco, con il programma pomeridiano En casa con Raffaella (vero e proprio remake spagnolo di Pronto, Raffaella?), che ottiene grande successo, tanto che al termine della stagione Telecinco offrì alla presentatrice un nuovo contratto di esclusiva di due anni, che però lei rifiuta per tornare in Italia.

Raffaella Carrà alle prese con Roberto Benigni nel corso della famosa ospitata di quest'ultimo a Fantastico 12 (1991)
Raffaella Carrà alle prese con Roberto Benigni nel corso della famosa ospitata di quest'ultimo a Fantastico 12 (1991)

Alla fine del 1995 infatti torna su Rai 1 con Carràmba! che sorpresa. Nel programma, inventato insieme a Sergio Japino e l'allora direttore di rete Brando Giordani (prendendo ispirazione dal format britannico Surprise surprise!) Raffaella coinvolge in diretta gli ospiti e il pubblico in sala in sorprese e incontri inaspettati con persone care (parenti, amici) che non hanno visto per molto tempo, architettati insieme con un complice. Ciò è alternato a momenti di spettacolo attraverso la presenza di vari ospiti, tra i quali Adriano Celentano, Madonna, Britney Spears e Robbie Williams. Il programma, già dalla prima edizione, segna il record di ascolti con una media di 10 000 000 di telespettatori, che furono riconfermati anche nelle successive edizioni. Nel 1998 alla trasmissione viene affidato il compito di risollevare le sorti della Lotteria Italia (a cui era stato abbinato già nel 1996), si decide quindi di cambiare il nome in Carràmba! che fortuna. La trasmissione riesce a riscuotere un successo ancora maggiore rispetto alle precedenti edizioni, raggiungendo picchi del 66% di share con 14 milioni di telespettatori. Nel 1996, 1998 e 1999, in contemporanea con Carràmba!, conduce anche tre strisce quotidiane legate al varietà: 40 minuti con Raffaella, Centoventitré e I Fantastici di Raffaella.

Raffaella Carrà ospita Michael Schumacher durante la quinta edizione di Carràmba! Che fortuna (1999)
Raffaella Carrà ospita Michael Schumacher durante la quinta edizione di Carràmba! Che fortuna (1999)

Rifiuta la conduzione del Festival di Sanremo 1997, con Piero Chiambretti, lasciando il posto a Mike Bongiorno e Valeria Marini (come raccontò proprio Chiambretti in un'intervista del 2018).[30] Nel 1997 partecipa inoltre da protagonista a una miniserie in quattro puntate della Rai intitolata Mamma per caso, diretta da Sergio Martino, nella quale interpreta il ruolo di una giornalista single, affiancata da Ray Lovelock, Jean Sorel, Maurizio Crozza e Carla Signoris, e trasmessa in prima serata su Rai 1.


Anni 2000: il Festival di Sanremo e il ritorno di Carramba


Nel 2000 presenta per la seconda volta su Canale 5 il Gran Premio Internazionale dello Spettacolo assieme a Paolo Bonolis (condurrà l'evento di nuovo nel 2004 assieme a Gerry Scotti, esibendosi con Loretta Goggi).

Nel 2001, affiancata da Piero Chiambretti, Enrico Papi, Megan Gale e Massimo Ceccherini, presenta la 51ª edizione del Festival di Sanremo, edizione che non riscosse grande successo. Questa è al centro di non poche polemiche, sia sul piano televisivo sia sul piano della conduzione.

Raffaella Carrà sul palco del Festival di Sanremo 2001, mentre scherza con la futura vincitrice dell'edizione, Elisa
Raffaella Carrà sul palco del Festival di Sanremo 2001, mentre scherza con la futura vincitrice dell'edizione, Elisa

Dopo una pausa lunga circa un anno dall'esperienza poco felice del Festival, dal 24 gennaio 2002 torna in prima serata su Rai 1 con la quarta edizione di Carràmba! che sorpresa. Nel 2004 conduce il programma Sogni, nel quale, rivisitando Carràmba! che sorpresa, si concentra sulla possibilità di realizzare i sogni degli italiani. Nel 2006 è la volta di Amore, replica di un esperimento riuscito alla TVE (Contigo), dedicato alle adozioni a distanza. L'obiettivo era quello di raccogliere tramite un centralino le adesioni di quanti volevano aiutare i bambini dei paesi più poveri del mondo con un sostegno a distanza, arrivando infine a ottenerne circa 130 000.

Nello stesso anno l'attore Fabio Canino, coadiuvato da Roberto Mancinelli, le dedica un libro pubblicato da Sperling & Kupfer: il RAFFAbook, sorta di circo di una lunga carriera dedicato alla show-girl. Allo stesso modo, una puntata di La storia siamo noi è dedicata a lei. Sempre nel 2006 Tiziano Ferro pubblica nell'album Nessuno è solo la canzone E Raffaella è mia, dedicata alla Carrà, che partecipa al videoclip del brano, mentre la cantante spagnola Roser incide l'album Raffaella, tributo con i maggiori successi della Carrà cantati in spagnolo. In seguito partecipa, insieme con Robbie Williams, al programma di Diego Armando Maradona La noche del 10.

Il 30 novembre 2007 esce Raffica Carrà, due CD e un DVD in cui sono raccolte le sigle cantate e ballate da Raffaella durante tutta la carriera, che raggiunge in Italia la posizione numero 15 nella classifica FIMI,[31] vendendo più di 50 000 copie.

Nel 2008 la TVE la chiama per tre programmi legati all'Eurovision Song Contest. Il primo è la selezione nazionale in onda l'8 marzo, Salvemos Eurovisión, in cui gli spettatori, attraverso televoto e SMS, scelgono la canzone tra dieci scelte dagli utenti di Myspace da portare all'edizione di quell'anno della kermesse europea svoltasi a maggio a Belgrado.

Raffaella durante l'ottava e ultima edizione di Carràmba! (2008)
Raffaella durante l'ottava e ultima edizione di Carràmba! (2008)

Dopo tale impegno, torna su Rai 1 per riproporre Carràmba! Che fortuna (dove, memore del recente impegno per la TVE, inserisce come ospiti alcuni cantanti dell'ESC 2008) premiata ancora dall'Auditel, con una media di 5 000 000 di telespettatori; inoltre il bilancio di questa nuova edizione legata alla Lotteria Italia è molto positivo rispetto agli anni precedenti: infatti vengono venduti oltre 18 milioni di tagliandi (+25,5% rispetto al 2007); Raffaella Carrà è la conduttrice ad aver condotto più programmi abbinati alla Lotteria Italia, ben dieci: Canzonissima, Fantastico, Carràmba! Che sorpresa e Carràmba! Che fortuna; globalmente, in cinque edizioni di Carràmba, ha venduto oltre 125 000 000 di tagliandi.

Successivamente torna in Spagna per condurre una puntata della versione iberica del Saturday Night Live su Cuatro.

Sempre nel 2008 viene pubblicato il libro Mito in tre minuti di Antimo Verde, biografia artistica basata su un lavoro di ricerca. Il 7 novembre esce anche Raffica - Balletti & Duetti, un secondo cofanetto di due CD e un DVD con una selezione delle esibizioni televisive della Carrà, fra le quali duetti con Mina in Milleluci, il celebre Tuca Tuca con Alberto Sordi a Canzonissima 1971, Money Money con Loretta Goggi a Fantastico 12 e i balletti di Millemilioni, registrati in esterna in varie città del mondo, che raggiunge in Italia la posizione numero 66 nella classifica FIMI[32] e la posizione numero 2 tra i DVD musicali più venduti.

Nello stesso anno, per Rai 3, la Carrà è autrice de Il Gran Concerto, dove l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai presenta brani di musica classica e operistica per una platea di 700 bambini e ragazzi, al fine di far scoprire loro la musica classica; a condurlo è Alessandro Greco e la regia è di Sergio Japino.


Anni 2010: gli ultimi programmi


La Carrà (al centro) a Madrid nel 2017 insieme al sindaco di Catania, Enzo Bianco, e alla prima cittadina madrilena, Manuela Carmena
La Carrà (al centro) a Madrid nel 2017 insieme al sindaco di Catania, Enzo Bianco, e alla prima cittadina madrilena, Manuela Carmena

Dal 2010 è testimonial della Danone e fino al 2012 gira diversi spot pubblicitari in onda su varie reti nazionali. Il 7 agosto, a Rimini, durante il Festival Milleluci a lei dedicato, circa 250 coppie ballano il Tuca Tuca, balletto che compie 40 anni (ballato per la prima volta con Enzo Paolo Turchi durante Canzonissima 1971-72). Nel 2010 duettò con Renato Zero nel suo album Sei Zero, la canzone Triangolo. I due si esibiscono anche in una tappa del concerto di Zero, il 5 ottobre del medesimo anno. Nel 2011, dopo 13 anni di assenza, l'Italia torna a partecipare all'Eurovision Song Contest: la Rai sceglie la Carrà per condurre e commentare dall'Italia la serata finale della manifestazione, oltre che presentare i voti assegnati da giuria e televoto.

Nell'estate 2011 esce il remix di un suo storico brano musicale, A far l'amore comincia tu, che diviene così Far l'amore, realizzato dal noto DJ francese Bob Sinclar, suo partner nella conduzione della finale dell'Eurovision 2011, che la vuole al suo fianco nella realizzazione del brano (e del relativo videoclip), che si rivela un rinnovato successo internazionale; tale remix sarò in seguito inserito da Paolo Sorrentino nella colonna sonora del suo film La grande bellezza; il film, uscito nel 2013, viene premiato l'anno successivo con l'Oscar al miglior film in lingua straniera.

In seguito, assieme a Neri Marcorè, fa da testimonial ad alcuni spot della TIM, interpretando la regina Isabella di Castiglia. Nell'ottobre 2011, per il quarto anno consecutivo, è nuovamente autrice del programma televisivo di Rai 3 Il Gran Concerto, condotto da Alessandro Greco.

Nel giugno 2012 partecipa al Concerto per l'Emilia a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto del 20 e del 29 maggio 2012, in cui canta un suo successo, Rumore. Nello stesso anno le viene assegnato il Premio Alberto Sordi. Nel gennaio 2013, Raffaella sarebbe dovuta tornare, dopo dieci anni, a condurre il varietà del sabato sera di Rai 1: il programma, dal titolo provvisorio Auditorium, avrebbe dovuto sfidare il talent-show di Canale 5 Italia's Got Talent, ma nel mese di ottobre 2012 il direttore di Rai Intrattenimento Giancarlo Leone annuncia che l'inizio della trasmissione sarà posticipato a data da destinarsi, ma poi il programma sarà annullato. A febbraio 2013 diventa invece uno dei coach, insieme a Noemi, Piero Pelù e Riccardo Cocciante, nel programma The Voice of Italy, talent show musicale di Rai 2, condotto da Fabio Troiano e Carolina Di Domenico. Il 16 luglio 2013 pubblica il singolo dance Replay, che anticipa il suo nuovo album, a diciassette anni di distanza dal suo ultimo disco di inediti, dal titolo Replay (The Album).

L'album viene pubblicato il 19 novembre 2013, accompagnato dal secondo singolo estratto Cha Cha Ciao. Sempre nello stesso anno interpreta sé stessa nel cine-panettone Colpi di fortuna per la regia di Neri Parenti. Nel 2014 partecipa di nuovo a The Voice of Italy, sempre nelle vesti di coach, affiancata da Piero Pelù, Noemi e il rapper J-Ax (che sostituì Riccardo Cocciante). Anche i conduttori del programma cambiano: Fabio Troiano e Carolina Di Domenico vennero sostituiti da Federico Russo e Valentina Correani. A febbraio dello stesso anno è ospite alla prima serata del Festival di Sanremo, in cui si esibisce in un medley di canzoni del suo ultimo album, raggiungendo il picco di ascolti della puntata (e secondo in assoluto) con uno share del 55,36%.

Nella stagione televisiva 2014-2015 torna su Rai 1 con un nuovo talent-show, chiamato Forte forte forte, che riprende il titolo di una delle canzoni più note della stessa Carrà (anche questa remixata da Bob Sinclar con il titolo Forte), in onda in prima serata ogni venerdì dal 16 gennaio al 13 marzo 2015. Sulla scia della trasmissione viene pubblicata la quinta raccolta ufficiale dell'artista, con molte rarità pubblicate in francese, inglese, tedesco, greco e spagnolo dal titolo Forte forte forte - Hits & Rarities.

A partire dal 24 febbraio 2016 torna come coach nel programma di Rai 2 The Voice of Italy affiancata da Emis Killa, Max Pezzali e Dolcenera; durante la puntata finale annuncia che lascia definitivamente il programma. Il 19 dicembre 2016 conduce con successo il gala dei 60 anni (Gala 60 años juntos) della TVE, la televisione pubblica spagnola. Nell'estate 2017 diventa produttrice musicale (mantenendo la promessa fatta in diretta nella semifinale della precedente edizione di The voice of Italy) per uno dei suoi concorrenti, Samuel Pietrasanta.

Nello stesso periodo le viene assegnato il premio World Pride Award che la proclama ambasciatrice dell'amore in occasione dell'inizio del World Pride 2017, svoltosi a Madrid.

Il 13 ottobre 2018 viene insignita dell'onorificenza di Dama all'Ordine al merito civile dall'ambasciatore spagnolo in Italia, Alfonso Dastis, per conto del re di Spagna Felipe VI.[33]

Il 30 novembre 2018 esce l'album natalizio Ogni volta che è Natale, che rappresenta il grande ritorno discografico dell'artista a distanza di cinque anni dal suo ultimo lavoro in studio (Replay - The Album) e il ritorno in televisione dopo due anni di assenza, come ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa e da Carlo Conti a Un Natale d'Oro Zecchino. Nell'album è presente un brano inedito, Chi l'ha detto, in rotazione radiofonica dal 16 novembre e su YouTube dal 23 novembre, con il video ufficiale della canzone, annunciato da lei stessa sul suo account ufficiale di Twitter.

Il 13 febbraio 2019 è la modella per il numero di Vanity Fair, il primo del nuovo corso.

Nella primavera 2019 torna in televisione per condurre di un programma d'interviste a noti personaggi dello spettacolo, della cultura e dello sport, tra i quali Sophia Loren, Riccardo Muti, Paolo Sorrentino e Renato Zero, dal titolo A raccontare comincia tu, ispirato al programma spagnolo Mi casa es la tuya, in onda nella prima serata del giovedì su Rai 3 per sei settimane, dal 4 aprile al 9 maggio.[34] A seguito del successo ottenuto, il programma viene confermato con un nuovo ciclo di quattro puntate, in onda dal 24 ottobre al 14 novembre. Il 17 novembre 2019 la Carrà rilascia un'altra intervista al programma Che tempo che fa, su Rai 2.[35]


Anni 2020


Nell'ottobre 2020 esce nei cinema spagnoli il film Ballo ballo, con la regia di Nacho Álvarez, basato sulle canzoni della Carrà, la quale è presente anche in un cameo. Dal 25 gennaio 2021 il film è disponibile in streaming nella versione italiana.[36]

All'ultima apparizione televisiva, il 17 novembre 2019 a Che tempo che fa, seguiranno solo poche apparizioni. L'ultima intervista rilasciata alla stampa è stata nel dicembre 2020 per la rivista Sette. Un'altra apparizione in Italia, seppure al telefono, è in collegamento, il 28 dicembre 2020, con La vita in diretta su Rai 1. Seguono un'intervista radiofonica in Spagna, il 17 dicembre, a La tarde suena bien, e un'ultima intervista alla radio italo-britannica London One Radio il 1º febbraio 2021.


Morte

Nel maggio del 2020 le viene diagnosticato un cancro ai polmoni,[37] malattia che la Carrà decide di affrontare nel massimo riserbo. Nonostante le cure a cui viene sottoposta, si spegne a Roma presso la Clinica del Rosario, alle 16:20 del 5 luglio 2021 all'età di 78 anni. L'annuncio della scomparsa viene dato dall'ex compagno Sergio Japino.

Due giorni dopo, il 7, si svolge il corteo funebre, che tocca alcuni dei luoghi simbolo della sua carriera e che vede moltissime persone renderle omaggio: dopo la partenza dalla casa dell'artista in via Nemea 21, il carro funebre fa una prima sosta all'Auditorium Rai del Foro Italico, in cui per anni era andato in onda Carràmba! Che sorpresa. La salma continua il suo percorso effettuando un'altra tappa presso gli studi di via Teulada 66, in cui la Carrà aveva esordito nel 1961 a fianco di Lelio Luttazzi con la trasmissione Tempo di danza e da dove negli anni ottanta era andato in onda Pronto Raffaella?. Il corteo continua il suo tragitto fermandosi anche presso il Teatro delle Vittorie, sede di tanti programmi Rai tra cui Milleluci, che aveva visto Raffaella Carrà accanto alla cantante Mina e dove la showgirl aveva condotto in coppia con Corrado due edizioni di Canzonissima: quella del 1970 e quella del 1971. Proprio al Teatro delle Vittorie era stata realizzata, in compagnia di Fiorello, la prima puntata dell’ultimo show condotto dalla Carrà, A raccontare comincia tu. Dopo un'ultima sosta alla sede Rai di viale Mazzini, la salma della soubrette arriva presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio, dove viene allestita la camera ardente.[38] La sera del giorno precedente, prima della semifinale degli Europei 2020 tra Italia e Spagna, durante il riscaldamento della nazionale, dal Wembley Stadium di Londra viene diffusa una delle più celebri canzoni della Carrà, A far l'amore comincia tu: la richiesta dell'inserimento della canzone nella playlist del riscaldamento delle nazionali è stata fatta dalla stessa FIGC alla UEFA per rendere omaggio alla cantante e presentatrice molto stimata anche nel paese iberico.[39]

I funerali si svolgono il 9 luglio nella basilica di Santa Maria in Aracoeli e vanno in onda in diretta televisiva su Rai 1. La salma della Carrà viene cremata secondo la sua espressa volontà e le ceneri portate il 5 agosto a Porto Santo Stefano, nella chiesa di Santo Stefano Protomartire e il 5 settembre a San Giovanni Rotondo, nel santuario di San Pio da Pietrelcina, di cui la showgirl era devota. Le sue ceneri sono conservate nella chiesa del cimitero comunale di Porto Santo Stefano.[40], destinazione definitiva scelta dalla stessa Raffaella.[41][42]


Vita privata


Raffaella Carrà è stata legata per un lungo periodo all'autore televisivo Gianni Boncompagni, autore dei suoi maggiori successi musicali, e per un altrettanto lungo periodo con il coreografo e regista Sergio Japino. In gioventù intraprese altre relazioni sentimentali, con il calciatore della Juventus (squadra della quale la Carrà era tifosa[43]) Gino Stacchini (durata otto anni) e con il cantante Little Tony. Venne corteggiata da Frank Sinatra, con il quale divise il set del film Il colonnello Von Ryan. Con Boncompagni e Japino ha continuato a lavorare durante tutto il corso della sua carriera. Non ha mai avuto figli; ha però adottato a distanza vari bambini in diverse parti del mondo. Il tema delle adozioni a distanza, a lei molto caro, la spinse appunto a condurre, nel 2004, uno speciale alla TV spagnola chiamato Contigo e, successivamente in Italia, Amore, programma televisivo del 2006.

Raffaella Carrà abitava in via Nemea a Roma ed era molto legata a Monte Argentario, in particolare a Porto Santo Stefano,[44][45] dove ha posseduto una residenza per lungo tempo.[46] La villa a Cala Piccola è stata fonte d'ispirazione per molte sue trasmissioni, perfino per il titolo del programma televisivo Carràmba! Che sorpresa.[47]


Riferimenti nei mass media



Riconoscimenti



In Italia



Telegatti


Altri riconoscimenti


All'estero



Dischi d'oro e di platino (totale vinti: 24)



In Italia


All'estero


Onorificenze


Nonostante la grande popolarità e successo in tutto il mondo non ha mai ricevuto alcuna onorificenza in Patria. Famosissima e idolo di svariate generazioni, in Spagna nel 1985 ricevette la medaglia al merito civile da parte del re Juan Carlos. Inoltre, il 13 ottobre 2018 riceve dal re Filippo VI il massimo riconoscimento civile che un Capo di Stato può concedere: venne nominata "Dama al Orden del Mérito Civil" per quanto fatto nella sua carriera e per i successi raggiunti nel mondo dello spettacolo.


Onorificenze straniere


Dama dell'Ordine al merito civile (Spagna)
 13 ottobre 2018

Omaggi postumi



Discografia


Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia di Raffaella Carrà e Discografia di Raffaella Carrà fuori dall'Italia.

Filmografia



Attrice



Cinema


Televisione


Prosa televisiva Rai


Teatro



Doppiatrici italiane



Rubriche giornalistiche



Programmi televisivi



In Italia



All'estero



Autrice



Partecipazioni a Festival musicali



Programmi radiofonici



Pubblicità



Calendari



Opere letterarie



Note


  1. Nicola Napoletano, Raffaella Carrà compie 77 anni. Buon compleanno, Regina!, su blmagazine.it, 18 giugno 2020. URL consultato il 29 aprile 2021.
  2. milanodabere.it, https://www.milanodabere.it/lifestyle/people/raffaella-carra-buon-compleanno-alla-regina-della-tv/.
  3. Raffaella Carrà 75 anni oggi: celebriamo la storia (galattica) di un'icona intramontabile, in Gioia, 18 giugno 2018. URL consultato il 15 settembre 2018.
  4. (ES) Lorena Pacho, Raffaella Carrà, el mito cumple 75 años, in El País, 19 giugno 2018. URL consultato il 15 settembre 2018.
  5. (ES) RAFFAELLA CARRA// Icono del espectáculo italiano — Radio Imagina, in Radio Imagina, 14 maggio 2012. URL consultato il 15 settembre 2018.
  6. 75 anni di Raffaella Carrà, icona da Trieste in giù - VanityFair.it, in VanityFair.it, 1529295344. URL consultato il 15 settembre 2018.
  7. (EN) Raffaella Carrà: the Italian pop star who taught Europe the joy of sex, su the Guardian, 16 novembre 2020. URL consultato il 5 febbraio 2021.
  8. Raffella Carrà madrina del World Pride premiata a Madrid dalla comunità LGBT, su L'HuffPost, 27 giugno 2017. URL consultato il 15 luglio 2021.
  9. Biografia di Raffaella Carrà, su cinquantamila.it. URL consultato l'8 luglio 2021.
  10. REC ONLINE, Video di Approfondimento in lingua spagnola al min. 2:00/Entrevista de Raffaella Carrà (Noche de Gigantes -1978), su YouTube, 20 giugno 2017. URL consultato il 17 luglio 2021.
  11. Raffaella Carrà, Bellaria piange la regina della tv: "Ma per tutti qui era solo la Lella", in Il Resto del Carlino. URL consultato il 17 luglio 2021.
  12. Fonte di approfondimento/Intera puntata del 2000 di "Signore e Signore", Enzo Biagi intervista Raffaella Carrà, su facebook.com. URL consultato il 18 luglio 2020.
  13. Raffaella Carrà - la Repubblica.it
  14. Scheda Imdb, su imdb.com.
  15. STASERA ALLA TV La "figlia dell’oca bianca» è un'insopportabile egoista .Vivere insieme dedica il suo atto unico al problema dei ragazzi viziati, in Stampa Sera, 25 marzo 1964, p. 11.
    «I programmi serali del Primo Canale incominceranno con un originale televisivo della serie Vivere insieme diretta da Ugo Sciascia. L'atto unico, La figlia dell'oca bianca, è stato appositamente scritto da Edoardo Anton e sarà interpretato da Anna Menichelli, Raffaella Carrà,...»
  16. Gigi Vesigna, Sorprese VIP, in Oggi, 5 giugno 2013, pp. 74–80.
  17. Gli eroi in bianconero: Gino STACCHINI - Tutto Juve
  18. Intervista a Raffaella Carrà[collegamento interrotto], Mixer 1985
  19. Fonte: Internet Movie DataBase (IMDB)
  20. Official Charts - Home of the Official UK Top 40 Charts
  21. RAFFAELLA CARRA | full Official Chart History | Official Charts Company, su officialcharts.com. URL consultato il 24 maggio 2021.
  22. Martini, pp. 21-34.
  23. 'RAFFA' DELLO SCANDALO I CONTI NON TORNANO - la Repubblica.it
  24. L'apparizione nel Late Night Show nel 1986
  25. Raffaella Carrà, quando venne punzecchiata da David Letterman (e rispose per le rime): «Sono una donna, ma guadagno come un uomo» - Il Mattino.it
  26. Quando Raffaella Carrà, al Letterman, spiegò il femmismo al mondo
  27. Fonte: Repubblica
  28. UNA NOTTE DA STAR PER I 'TELEGATTI' - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 20 luglio 2020.
  29. "CUANDO CALIENTA EL SOL" ARRIVANO IN COPPIA RAFFAELLA E SABANI - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 20 luglio 2020.
  30. Chiambretti rispolvera il passato e porta a galla un altarino segreto di Raffaella Carrà, su The Social Post, 29 luglio 2018. URL consultato il 2 dicembre 2019.
  31. FIMI - Federazione Industria Musicale Italiana - Classifiche Archiviato il 25 febbraio 2014 in Internet Archive.
  32. FIMI - Federazione Industria Musicale Italiana - Classifiche Archiviato il 23 febbraio 2012 in Internet Archive.
  33. Raffaella Carrà "Dama" di Spagna: «Il mio ombelico scoperto simbolo di libertà», su ilmessaggero.it, Il Messaggero, 13 ottobre 2018. URL consultato il 14 ottobre 2018.
  34. il Resto del Carlino, Raffaella Carrà a Ravenna, in città per registrare una puntata del suo nuovo programma, su il Resto del Carlino, 1550038678000. URL consultato il 15 febbraio 2019.
  35. Che Tempo che Fa, stasera una puntata speciale dedicata a Raffaella Carrà, su Gayburg, 8 luglio 2021. URL consultato il 9 luglio 2021.
  36. Veronica Redazione, Ballo Ballo in streaming su Prime Video: trama e trailer, su Team World, 22 dicembre 2020. URL consultato il 13 gennaio 2021.
  37. La Carrà è morta per un tumore ai polmoni, su ilgiornale.it, 8 luglio 2021.
  38. Sky TG24, Raffaella Carrà, il corteo funebre a Roma prima della camera ardente, su tg24.sky.it. URL consultato il 9 luglio 2021.
  39. Sky Sport, A far l'amore comincia tu prima di Italia-Spagna, su sport.sky.it. URL consultato il 9 luglio 2021.
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  41. Urna Raffaella Carrà da San Pio per messa e celebrazioni - Puglia, su Agenzia ANSA, 23 agosto 2021. URL consultato il 25 agosto 2021.
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  43. La Juve ricorda la sua tifosa speciale: Ciao Raffaella, su torino.repubblica.it.
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  50. Raffaella Carrà: i 5 motivi per cui è icona gay mondiale, su Gay.it, 15 giugno 2018. URL consultato il 2 gennaio 2020.
  51. Almodovar omaggia Raffaella Carrà nel nuovo film /TRAILER - Cinema, su Agenzia ANSA, 9 agosto 2021. URL consultato il 10 agosto 2021.
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  71. JEF.it, Fabio Canino riporta in teatro “Fiesta” | Musical, su musical.it. URL consultato il 23 settembre 2021.
  72. redazione, Corriere della Sera e OGGI in edicola con un libro fotografico dedicato a Raffaella Carrà, su Spot and Web, 20 luglio 2021. URL consultato il 23 settembre 2021.
  73. Venezia '78. A Raffaella Carrà il premio "Sorriso Diverso Venezia Award" alla carriera. Ospite speciale: Sergio Iapino, su RomaDailyNews, 8 settembre 2021. URL consultato il 23 settembre 2021.
  74. Ascolti TV | Lunedì 5 luglio 2021. In 4,5 milioni per le Teche sulla Carrà (22.3%), Carramba 2,6 mln (13.8%). Sale Temptation (3,5 mln - 23%) che traina lo Speciale Tg5 su Raffaella (21.2%). Estate in Diretta da record (25.2%), su DavideMaggio.it. URL consultato il 23 settembre 2021.
  75. https://www.ilsussidiario.net/autori/elisa-porcelluzzi, Adriano Celentano, omaggio a Raffaella Carrà/ Video: la sorpresa a Carràmba, su IlSussidiario.net, 21 luglio 2021. URL consultato il 6 gennaio 2022.
  76. Raffaella Carrà Show su Mediaset Extra dal 2 agosto - Play Cult, su Mediaset Infinity, 26 luglio 2021. URL consultato il 23 settembre 2021.
  77. Raffaella Carrà, i funerali in diretta su Rai 1 e sul maxischermo in Campidoglio, su la Repubblica, 9 luglio 2021. URL consultato il 23 settembre 2021.
  78. Raffaella Carrà, l'urna con le ceneri a San Giovanni Rotondo: "Voleva tornare da San Pio", su la Repubblica, 4 settembre 2021. URL consultato il 23 settembre 2021.
  79. eurofestival, Intervista ai Varry Brava: "La Spagna era grigia, Raffaella Carrà ci ha portato la luce", su eurofestivalnews.com, 2022-01-19CET11:28:03+01:00. URL consultato il 21 febbraio 2022.
  80. "[Dawn Addams] con il marito" - Mediateca Roma, su mediatecaroma.it. URL consultato il 5 giugno 2020.
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  83. Il focolare radio - TV 1969, su ilfocolare-radiotv.blogspot.it.
  84. per la TV spagnola

Bibliografia



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[de] Raffaella Carrà

Raffaella Carrà .mw-parser-output .IPA a{text-decoration:none}[raffaˈɛlla karˈra] (* 18. Juni 1943 als Raffaella Maria Roberta Pelloni in Bologna; † 5. Juli 2021 in Rom) war eine italienische Schauspielerin, Sängerin und Fernsehmoderatorin. Nach einer internationalen Filmkarriere in den 1960er Jahren, zu der auch ein Gastspiel in Hollywood gehörte, wirkte Raffaella Carrà seit den 1970er Jahren in zahlreichen Ländern als Popsängerin und Showgirl. Neben Erfolgen in Westeuropa trat die Künstlerin auch in Russland, Japan und Südamerika auf, wo sie ein großes Publikum fand. Seit den 1980er Jahren gehörte sie zu den beliebtesten und bestbezahlten Fernsehstars Italiens und hatte zudem eigene Fernsehsendungen im spanischen Fernsehen.

[en] Raffaella Carrà

Raffaella Maria Roberta Pelloni (18 June 1943 – 5 July 2021), better known as Raffaella Carrà (Italian: [raffaˈɛlla karˈra]), was an Italian singer, dancer, television presenter, actress and model.

[es] Raffaella Carrà

Raffaella Maria Roberta Pelloni (Bolonia, 18 de junio de 1943-Roma, 5 de julio de 2021),[1] conocida por su nombre artístico Raffaella Carrà, fue una cantautora, compositora, bailarina, coreógrafa, presentadora de televisión y actriz italiana.

[fr] Raffaella Carrà

Raffaella Maria Roberta Pelloni dite Raffaella Carrà (prononcé : [raffaˈɛlla karˈra]), née le 18 juin 1943 à Bologne et morte le 5 juillet 2021 à Rome, est une chanteuse, actrice, danseuse et présentatrice de télévision italienne. Elle est à l'origine d'une trentaine d'albums, a été présente dans une trentaine d'émissions télévisées, ainsi que quelques films et séries. Elle a vendu plus de 60 millions de disques.
- [it] Raffaella Carrà

[ru] Карра, Рафаэлла

Рафаэ́лла Карра́ (итал. Raffaella Carrà, имя при рождении Рафаэ́лла Мари́я Робе́рта Пелло́ни (итал. Raffaella Maria Roberta Pelloni); 18 июня 1943[1][2], Болонья, Королевство Италия — 5 июля 2021[3], Рим[4]) — итальянская певица, актриса, телеведущая и танцовщица.



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