Stripped è un singolo del gruppo musicale britannico Depeche Mode, il primo estratto dal quinto album in studio Black Celebration, pubblicato il 10 febbraio 1986[1].
Stripped singolo discografico | |
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Artista | Depeche Mode |
Pubblicazione | 10 febbraio 1986 |
Durata | 3:52 |
Album di provenienza | Black Celebration |
Genere | Synth pop |
Etichetta | Mute Records |
Produttore | Depeche Mode, Daniel Miller, Gareth Jones |
Registrazione | Westside (Londra) e Hansa (Berlino), da novembre 1985 a gennaio 1986 |
Formati | Vinile (7'' e 12''), CD (nel box set del 1991) |
Depeche Mode - cronologia | |
Singolo precedente (1985) Singolo successivo
(1986) |
Musicalmente, il brano, come di tradizione nella band, è arrangiato con la musica elettronica, la quale aiuta a conferire un'atmosfera molto suggestiva. Il pezzo è ricco di synth analogici e suoni di marchio industriale che contribuiscono nel dare al pezzo un senso di cappa claustrofobica.
La scelta, abbastanza insolita per quella fase del gruppo, di affidarsi a musicisti esterni per realizzare un mix alternativo per il singolo cadde sull'Highland Mix[2]. Tale versione estesa di Stripped per il 12 pollici è una delle prime collaborazioni tra i Depeche Mode e Flood[2], in seguito produttore di Violator (1990) e Songs of Faith and Devotion (1993) e responsabile del missaggio di Delta Machine (2014).
Una versione remixata di Stripped rielaborata da Alan Wilder e Daniel Miller, dal tocco fortemente industrial e con struttura e parti musicali diverse dal brano originale di Martin, è presente sul lato B del singolo nel formato 12 pollici con il titolo Breathing in Fumes[3].
La traccia di chiusura del singolo da 12 pollici (dalla durata complessiva di circa 25 minuti) è, invece, Black Day, un'alternativa acustica alla title-track dell'album Black Celebration. Black Day è cantata da Martin Gore, che suona anche un'armonica a bocca, e come Breathing in Fumes vede la partecipazione diretta del produttore Daniel Miller alla stesura del pezzo. Black Day è l'unico brano della discografia dei Depeche Mode in cui Daniel Miller figura tra gli autori (insieme a Gore e Wilder).
Il video della canzone è l'ultimo di una trilogia di video musicali del gruppo diretti da Peter Care (gli altri furono Shake the Disease ed It's Called a Heart, entrambi singoli estratti dalla raccolta The Singles 81-85) ed è stato girato in una discarica per automobili al di fuori degli Hansa Studios di Berlino[4]. In un'ambientazione notturna sono proiettate immagini con primi piani dei membri della band mentre questi colpiscono le autovetture con colpi di mazza. L'inizio e la fine del pezzo sono accompagnati da un rumore scoppiettante di un motore a due tempi simile a quello montato su alcune auto prodotte nella ex Germania Orientale che si intravedono nel video. L'auto fissa alle spalle di Gahan con i fari accesi è una Citroën GS.
Alcuni spezzoni del video compaiono in Martyr.
Molti gruppi hanno inciso una cover della canzone, tra cui i Rammstein. La loro versione fu usata come traccia di chiusura della compilation tributo For the Masses del 1998.
But Not Tonight singolo discografico | |
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Artista | Depeche Mode |
Pubblicazione | 22 ottobre 1986 |
Durata | 4:15 |
Album di provenienza | Black Celebration |
Genere | Synth pop |
Etichetta | Sire Records |
Produttore | Depeche Mode, Daniel Miller, Gareth Jones |
Registrazione | Westside (Londra) e Hansa (Berlino), da novembre 1985 a gennaio 1986 |
Depeche Mode - cronologia | |
Singolo precedente (1986) Singolo successivo
(1987) |
Sul mercato statunitense Stripped non fu pubblicato come singolo, in sua vece il b-side But Not Tonight (originariamente b-side di Stripped) fu scelto come terzo ed ultimo estratto dell'album[1] (la Sire Records, etichetta "concessionaria" in Nord America della Mute, inserì But Not Tonight in coda al disco[5], contrariamente a quelle che erano le intenzioni del gruppo riguardo a quel brano)[6].
La decisione di far passare But Not Tonight sul lato A e Stripped sul lato B, fu presa anche in ragione del fatto che But Not Tonight era stata inclusa nella colonna sonora del film Modern Girls[1], diretto da Jerry Kramer.
Sul lato A delle versioni da 7 e 12 pollici di But Not Tonight figura un mix, diverso dall'originale, a cura di Robert Margouleff[1].
Per promuovere negli Stati Uniti il singolo, fu realizzato un videoclip anche per But Not Tonight. Diretto da Tamra Davis contiene scene dal film Modern Girls alternate a inquadrature ai Depeche Mode che eseguono il brano. Il videoclip è contenuto nel secondo DVD della raccolta The Videos 86-98.
Testi e musiche di Martin Lee Gore.
Classifica (1986) | Posizione massima |
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Finlandia[7] | 10 |
Francia[8] | 39 |
Germania[9] | 4 |
Irlanda[10] | 6 |
Italia[11] | 21 |
Nuova Zelanda[9] | 41 |
Regno Unito[12] | 15 |
Svezia[9] | 9 |
Svizzera[9] | 8 |
Il brano Stripped è stato suonato più volte nel corso del 1986 su varie emittenti televisive europee, statunitensi e giapponesi, per promuovere l'uscita del singolo e di Black Celebration. Stripped è stata presentata anche al Festival di Sanremo 1986[13] dove i Depeche Mode erano ospiti stranieri, l'esecuzione era in playback come consueto allora, fu impiegata una Moto Guzzi V35 Custom sul palco per alludere al suono del motore campionato e poi rallentato all'inizio del brano, Si sente anche, come primo suono della canzone, il campionamento di un motorino di avviamento, proveniente dalla Porsche 911 di Dave Gahan.[14]
Durante un'esclusiva esibizione al Troubadour, poco prima dell'inizio del Delta Machine Tour, la band ha eseguito per la prima volta dal vivo il brano But Not Tonight, a 27 anni di distanza dalla sua pubblicazione nel 2013. Del brano è stata proposta una versione acustica cantata da Martin accompagnato al piano dal turnista Peter Gordeno, suonata poi in 57 date del Delta Machine Tour. Nel Live in Berlin M.L. Gore con la sua performance ha stregato il pubblico, il quale ha continuato a cantare i cori conclusivi del brano per 100 secondi circa.
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