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Lee Konitz, all'anagrafe Leon Konitz (Chicago, 13 ottobre 1927New York, 15 aprile 2020), è stato un sassofonista e compositore statunitense di musica jazz.

Lee Konitz
Lee Konitz in concerto a Bad Mergentheim nel 2015
Nazionalità Stati Uniti
GenereJazz
Cool jazz
StrumentoSassofono contralto
Sassofono soprano
EtichettaRCA Red Seal
Atlantic Records
Verve Records
Prestige Records
Palmetto Records

Biografia


Lee Konitz inizia a suonare il clarinetto all’età di undici anni, ispirato da Benny Goodman (tra i suoi primi riferimenti musicali insieme a Count Basie e Glenn Miller). I genitori, pur non offrendogli particolari stimoli musicali, ne sostengono il percorso artistico e lo mandano a lezione dal clarinettista classico Lou Honig. Ancora molto giovane, inizia a suonare nei locali da ballo di Chicago ed entra nelle orchestre di Teddy Powell e Jerry Wald. Per soddisfare le offerte di lavoro inizia a suonare il sax tenore e il contralto (quest’ultimo diventerà il suo strumento principale). Konitz racconta di aver iniziato a suonare il sax con un’imboccatura molto rigida, sviluppata sul clarinetto, e che grazie a ciò è riuscito a sviluppare il suo timbro così caratteristico.[1][2][3]

Lee Konitz live a Half Moon Bay nel 1985
Lee Konitz live a Half Moon Bay nel 1985

A Chicago, Konitz incontra Lennie Tristano, e inizia a studiare con lui. L’idea musicale di Tristano, radicale e decisamente controcorrente rispetto alla scena bebop, avrà un’influenza profonda sul percorso artistico di Konitz.[3] Studia a fondo il linguaggio di Lester Young, considerato da Tristano uno dei più grandi maestri dell'improvvisazione. Ammira e studia anche la musica di Charlie Parker, senza tuttavia diventare uno dei suoi numerosi imitatori, il che costituisce uno dei suoi punti di forza già dall'inizio della sua carriera.[1] Tristano invita Konitz a far parte del suo gruppo: nel 1949, durante le Capitol sessions, incidono i loro brani più noti (ripubblicati nella raccolta Intuition nel 1996). Tra questi hanno particolare importanza Intuition e Digression, che sono ritenuti i primi esempi di improvvisazione informale collettiva (ovvero senza alcun elemento prestabilito) mai registrati nella storia del jazz.[4]

Nel frattempo, Konitz intraprende altre collaborazioni. Tra il 1947 e il 1948 suona nell’orchestra di Claude Thornill, e dal 1948 al 1950 fa parte della tuba band di Miles Davis, nota per l’album Birth of the Cool (pubblicato solo nel 1957).[5][3]

Nel 1952 entra nell’orchestra di Stan Kenton. Negli anni ‘50 collabora con numerosi grandi jazzisti, tra cui: Bill Evans, Chet Baker, Gerry Mulligan e Charles Mingus. Prende gradualmente le distanze da Tristano, che disapprova le sue collaborazioni commerciali,[6] ma continua il sodalizio con alcuni musicisti della sua cerchia: Warne Marsh, Billy Bauer, Sal Mosca e altri. L'ultima reunion del gruppo di Tristano sarà nel 1964.

Gli anni '60 e '70 sono i più difficili della carriera di Konitz, che ha poco interesse per la fusion e certe tendenze avanguardistiche che si affermano in questo periodo.[7] Tuttavia nel 1961 incide l'album Motion, insieme a Sonny Dallas e Elvin Jones, uno dei suoi lavori più riusciti. Un altro lavoro importante è The Lee Konitz Duets, registrato nel 1967, in cui Konitz esplora la dimensione del duo nelle combinazioni più svariate.

Nell'ultima parte della sua carriera, Konitz ha lavorato soprattutto come solista freelance, facendo frequentissimi tour insieme a sezioni ritmiche locali, sia in America che in Europa.

Konitz muore il 15 aprile 2020 al Lenox Hill Hospital di New York dopo aver contratto il COVID-19.[8]


Stile


(EN)

«That's my way of preparation - non to be prepared. And that takes a lot of preparation!»

(IT)

«Questo è il mio modo di prepararmi - non essere preparato. E ciò richiede un sacco di preparazione!»

Lee Konitz in alto al centro. New York, settembre 1947
Lee Konitz in alto al centro. New York, settembre 1947

Lungo l’arco della sua attività musicale, Lee Konitz ha approfondito la pratica dell’improvvisazione intuitiva, teorizzata da Tristano. Secondo questa concezione, il processo improvvisativo deve essere privo di qualsiasi pianificazione, e si devono evitare licks e soluzioni già conosciute. La scelta del percorso melodico dev’essere quanto più possibile consapevole, nota dopo nota. Di conseguenza, il fraseggio Konitz (come quello di Tristano, Marsh e altri tristaniani) è complesso e mai simile a se stesso, pur mantenendo una notevole coerenza interna. A differenza di Tristano, tuttavia, Konitz ha progressivamente diminuito la sua complessità ritmica, prediligendo una maggiore essenzialità e chiarezza. Konitz sottolinea l’importanza della melodia rispetto all’armonia. Più che muoversi dentro una sequenza di accordi, costruisce le sue improvvisazioni come variazioni sul tema.[9]

Il suo repertorio è rimasto essenzialmente immutato da Tristano fino al termine della sua attività musicale: per decenni Konitz ha suonato gli stessi standard (All the things you are era tra i suoi preferiti), trovando sempre nuove idee a partire dallo stesso materiale di partenza. Spesso ha scritto contrafact, ovvero nuove melodie sulla stessa struttura armonica, a partire da questi standard: il più famoso è Subconscious-Lee, scritto come esercizio mentre studiava da Tristano, sulla struttura di What is this thing called love.

A causa della complessità della sua musica, dell’atteggiamento rilassato sul palco e del categorico rifiuto per lo spettacolarismo, Konitz è stato definito come musicista cerebrale e poco incline alle emozioni, e la sua musica è stata associata al cool jazz. Tale definizione oggi è priva di accezione negativa e si è diffusa, ma lo stesso Koniz l’ha sempre rifiutata, e la critica oggi tende a considerare superficiale una contrapposizione tra jazz hot e cool.[10]


Discografia



Come leader/co-leader



Come sideman



Note


  1. Hamilton, p.3/11
  2. Michael Robinson, intervista, su sawf.org. URL consultato il 22 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2011).
  3. Michael West, biografia, su jazztimes.com. URL consultato il 22 agosto 2022.
  4. Shim, p. 50/55
  5. Hamilton, p.45/46
  6. Hamilton, p.33/34
  7. Hamilton, p.143/144, 185
  8. (EN) Lee Konitz, Prolific And Influential Jazz Saxophonist, Dies At 92, in Kbps. URL consultato il 16 aprile 2020.
  9. Hamilton, p.102/142
  10. Hamilton, p.73/78

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 71373696 · ISNI (EN) 0000 0001 1474 5669 · SBN RAVV105289 · Europeana agent/base/66422 · LCCN (EN) n81058261 · GND (DE) 12060003X · BNE (ES) XX1315766 (data) · BNF (FR) cb13896095s (data) · J9U (EN, HE) 987007437064305171 · CONOR.SI (SL) 59821667 · WorldCat Identities (EN) lccn-n81058261
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[de] Lee Konitz

Lee Konitz (* 13. Oktober 1927 in Chicago, Illinois, USA; † 15. April 2020 in Greenwich Village, New York)[2] war ein Saxophonist des Modern Jazz. Auf seinem Hauptinstrument, dem Altsaxophon, stellte er am Ende der 1940er Jahre den einzigen originären Beitrag neben Charlie Parker dar und zugleich beginnend mit seiner ersten Einspielung von Subconscious-Lee „den wichtigsten neuen Einfluss nach diesem“. In seiner motivischen Arbeit erreichte die Soloimprovisation Martin Kunzler zufolge „einen ästhetischen und inhaltlichen Höhepunkt.“ Mit seiner linearen Spielhaltung prägte der neben Lennie Tristano „bedeutendste Cool-Innovator“ Musiker wie Paul Desmond oder Bill Evans ebenso wie Hans Koller und Albert Mangelsdorff und schließlich sogar Avantgardisten wie Anthony Braxton.[3]

[en] Lee Konitz

Leon Konitz (October 13, 1927 – April 15, 2020) was an American composer and alto saxophonist.

[es] Lee Konitz

Lee Konitz (Chicago, 13 de octubre de 1927 - Nueva York, 15 de abril de 2020)[1] fue un saxofonista alto y compositor estadounidense de jazz.

[fr] Lee Konitz

Lee Konitz, né Leon Konitz[1] le 13 octobre 1927 à Chicago (Illinois) et mort le 15 avril 2020[2] dans le quartier new-yorkais de Greenwich Village[3], est un saxophoniste de jazz américain.
- [it] Lee Konitz

[ru] Кониц, Ли

Ли Кониц (англ. Lee Konitz; 13 октября 1927, Чикаго — 15 апреля 2020, Нью-Йорк) — американский джазовый музыкант, саксофонист и композитор.



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