Salvatore Bonafede (Palermo, 4 agosto 1962) è un compositore e pianista italiano.
Salvatore Bonafede | |
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Jazz |
Periodo di attività musicale | 1975 – in attività |
Strumento | pianoforte |
Etichetta | Ken Music, Red Records,
Cam Jazz, Splasc(h) Records, Beat Records, Fonit Cetra, Jazz Eyes, Penta Flowers |
Album pubblicati | 12 |
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Nasce il 4 agosto del 1962[1] a Palermo da una famiglia di gioiellieri. Inizia a suonare il pianoforte all’età di 4 anni e si avvicina al jazz grazie alla passione per questo genere musicale del padre Antonino Bonafede, pianista jazz autodidatta, seguace di Erroll Garner. Le sue prime esperienze sul palco avvengono negli anni ’70 presso il jazz club Brass Group[2] di Palermo dove a fine spettacolo, si esibisce in session con musicisti come Dexter Gordon, Joe Albany, Woody Shaw[3], Irio De Paola e Giorgio Gaslini.
A 11 anni ha il suo primo ingaggio come pianista di jazz nel programma televisivo di Rai 1 Sapere: il Jazz in Italia condotto da Franco Cerri. Seguiranno le sue partecipazioni ai programmi televisivi Chitarra e Fagotto (Rai 2, 1975) in cui si esibisce con l’orchestra della Rai, e Di Jazz in Jazz (Rai 2, 1978)[4].
Nel frattempo compie gli studi classici presso il Conservatorio di Palermo dove oggi detiene la cattedra di Pianoforte Jazz[5]. Mentre si susseguono i concerti sia come leader sia come sideman[6] (Bob Berg, Steve Grossman, Lew Tabackin[7]), dal 1984 al 1986 è stato il pianista della Brass Group Big Band di Palermo[8] collaborando con Sam Rivers, Archie Shepp, Pete Rugolo, Paul Jeffrey, Ernie Wilkins, Lester Bowie e Toshiko Akiyoshi[9]
Nel 1986 vince una borsa di studio per frequentare il Berklee College of Music di Boston e si trasferisce negli Stati Uniti[4].
A Boston inizia a suonare come sideman nei gruppi di Bill Thompson, Hal Crook[10], George Garzone, Roy Okutani e Bruce Gertz[9][11], suoi insegnanti al college.
In quel periodo comincia lo studio della batteria jazz con Alan Dawson[9]; tutt’oggi, in rare occasioni, Bonafede si esibisce anche come batterista jazz. Nel frattempo studia privatamente con Charlie Banacos[9] e continua parallelamente gli studi classici di pianoforte con Manuel Zambelli presso il Berklee College. Studia anche con il sassofonista Jerry Bergonzi. Tra i due inizia un sodalizio musicale che lo vedrà impegnato in due tournée in Australia e una in Italia e nella realizzazione di tre album, a nome di Bergonzi, e di una master class di jazz presso la Harvard University[4].
Collabora stabilmente con l’Orchestra Jazz della Brandeis University[12] diretta, in quegli anni, da Ricky Ford.
Nel 1989 si diploma presso il Berklee College of Music[13] e riceve il titolo da Dizzy Gillespie. Nello stesso anno si trasferisce a New York dove rimarrà fino al 1994.
A New York studia privatamente con Paul Bley, Dave Holland, Lee Konitz, Andy LaVerne, Hal Galper e Richie Beirach[9], incontra e si lega in un ancora attuale rapporto professionale e di amicizia con il sassofonista Joe Lovano[14] che lo ingaggia come suo sideman. Numerose saranno le collaborazioni professionali con musicisti come Bill Stewart, Joshua Redman, Mark Turner, Bob Mintzer, Charlie Mariano, Randy Brecker[15], Lew Tabackin, Dewey Redman, Tom Harrell e Judy Silvano.
In quegli anni collabora con la Mel Lewis Orchestra (ora Vanguard Jazz Orchestra) in cui sostituisce per una stagione il pianista Kenny Werner al Village Vanguard.[9]
Parallelamente all’attività musicale svolge quella didattica presso alcune istituzioni come Università di Harvard (Cambridge, Massachusetts, 1988), South Australian C.A.E. School of Music (Adelaide, Australia, 1989), The Concord Community Music School (Concord, New Hampshire, 1989)[9]
A New York inizia la sua carriera discografica di leader come pianista e compositore. Nel 1990 incide per l’etichetta giapponese Ken Music il suo primo album Actor-Actress, a capo di un quartetto con Joe Lovano, Cameron Brown e Adam Nussbaum[16]. L’anno successivo, sempre per la stessa etichetta, incide un secondo album di sue composizioni Plays in trio con Marc Johnson e Paul Motian[17] con i quali, assieme a Joe Lovano, compirà una lunga tournée in Italia nel 1992.
Nel 1994 ritorna in Italia e si trasferisce a Palermo. Compie numerose tournée sia come sideman che come leader a fianco di musicisti come Tom Harrell (Italia, 1996), John Scofield (Europa, 1996), Joe Lovano (Europa, 1997; Italia, 2003; Joe Lovano Europa Quartet dal 2010), Bobby Watson (Italia, 1997 e 1998), Sheila Jordan (Italia, 1999), Norma Winstone (Italia, 1999, 2000 e 2003), Eddie Gomez (Italia, dal 2010 al presente), e vari concerti con Maria Pia De Vito, Roberto Ottaviano, Pierre Vaiana, Lorenzo Petrocca, Lee Konitz, Tony Scott, Eliot Zigmund, Peter Erskine, John Abercrombie, Adam Rogers, Kurt Rosenwinkel, Ralph Towner, Esperanza Spalding, Jeff Ballard.[14][18][19]
Partecipa a progetti jazz multietnici alcuni dei quali ideati dal sassofonista Pierre Vaiana con il quale collabora dal 1990 al presente[20] (in Francia, Belgio, Tunisia, Algeria, Congo, Haiti) e altri dal sassofonista Luigi Cinque (in Italia, Portogallo, Spagna, Colombia, Brasile, Libia, Turchia)[21].
Dal 1997 è docente per i Conservatori di musica Italiani, dal 2001 di ruolo[22] e viene invitato a tenere master class e workshop da istituzioni italiane e internazionali come Jazz nights (Lagnau I.E., Svizzera), Facoltà di Lettere e Filosofia (Palermo), Festival Internazionale del Jazz - Esplorazioni (Roccella Jonica), Roma Jazz’s Cool (Roma), Saint Louis Music Center (Roma), Academy of Music in Gdańsk (Polonia), ArtEZ Conservatorium (Enschede, Paesi Bassi), Conservatoire communal des Arts Albdelmoumen Bentobel (Constantine, Algeria), Academy of Music Franz Liszt (Weimar, Germania), Académie Internationale d’Eté de Wallonie (Libramont, Belgio), Centre Culturel Fokal (Port-au-Prince, Haiti).
Dal 2016 Bonafede scrive libri di didattica musicale in collaborazione con Roberta Giuffrida.[23]
Dal cinema provengono influenze e rimandi alla sua attività di compositore; il suo primo album, non a caso, si intitola Actor-Actress e molte delle sue composizioni (registrate in circa 70 album di cui 15 a proprio nome), sono dedicate a film, registi e attori a cui è particolarmente legato.
Dal 2001 collabora come compositore di colonne sonore sia per il cinema, sia per il teatro, aggiudicandosi diversi riconoscimenti tra i quali quello per la Migliore Colonna Sonora e la candidatura per la Migliore Musica ai Nastri D’Argento con i registi Daniele Ciprì e Franco Maresco (Il ritorno di Cagliostro, 2003 e Come inguaiammo il cinema italiano - La vera storia di Franco e Ciccio, 2004).[24]
Con il regista e amico[25] Franco Maresco continua a oggi un’intensa collaborazione sia per il cinema (Io sono Tony Scott ovvero come l’Italia fece fuori il più grande clarinettista del jazz, 2010, Belluscone. Una storia siciliana, 2014, vincitore del premio David di Donatello[26], Gli uomini di questa città io non li conosco – Vita e teatro di Franco Scaldati, 2015, La mia battaglia. Franco Maresco incontra Letizia Battaglia, 2016), sia per il teatro (Lucio, 2014 e Tre di coppie, 2016 di Franco Scaldati). Assieme a Franco Maresco partecipa inoltre a concerti-spettacolo ideati dal regista, come Tony’s Dream – Tributo a Tony Scott e Jass – Ovvero quando il jazz parlava siciliano (inaugurazione del Salone internazionale del libro di Torino edizione 2017, assieme a Franco Maresco, Stefano Zenni, Gabriele Mirabassi e Alessandro Presti)[27] e Joe Lovano plays John Coltrane – Tributo a John Coltrane (1926-1967), (assieme a Joe Lovano, Pietro Ciancaglini e Marcello Pellitteri)[28].
Al cinema Bonafede dedica un’intera opera, Journey to Donnafugata, un omaggio al film Il Gattopardo di Luchino Visconti con composizioni originali e rivisitazione delle musiche di Nino Rota[29]. L’opera lo impegnerà per due anni durante i quali ha ripercorso i luoghi e le location in cui è stato girato il film. Il progetto, partito come album, si è sviluppato sia in forma di concerto sia in forma di spettacoli teatrali.
È stato scelto da alcuni registi anche come attore.[30][31]
Anno | Disco | Label | Musicisti |
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1990 | Actor-Actress | Ken Music | Joe Lovano, Cameron Brown, Adam Nussbaum |
1991 | Plays | Ken Music | Marc Johnson, Paul Motian |
1992 | Nobody's Perfect | Penta Flowers | Giorgio Rosciglione, Ettore Fioravanti, Franco Piana |
1996 | You | Beat Records | piano solo |
Fonit Cetra | |||
1998 | Plays Gershwin | Splasc(h) Records | Cameron Brown, Michael Sarin |
2001 | Ortodoxa | Red Records | Fabrizio Bosso, Rosario Giuliani, Pietro Ciancaglini, Roberto Gatto |
2004 | Journey to Donnafugata | CAM Jazz | Enrico Rava, John Abercrombie, Ralph Towner, Ben Street, Clarence Penn |
2005 | Paradoxa | Red Records | Pino Di Modugno, Vito Di Modugno, Pietro Ciancaglini, Lorenzo Tucci |
2005 | For the Time Being | CAM Jazz | Joe Lovano, Adam Roger, Mark Dresser, Paul Motian, Michele Rabbia |
2006 | Dream and Dreams | CAM Jazz | piano solo |
2007 | Il ritorno di Cagliostro | CAM | Corvini e Iodice Roma Jazz Ensemble, Luciano Biondini, |
Original Motion Picture Soundtrack | Marcello Sirignano, Gianluca Persichetti | ||
2010 | Sicilian Opening | Jazz Eyes Records | Marco Panascia, Marcello Pellitteri |
2021 | Caro Luca | Red Records | piano solo |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 90353376 · ISNI (EN) 0000 0000 7839 8275 · SBN SBNV007436 · LCCN (EN) no98044145 · GND (DE) 134750764 · BNF (FR) cb140004851 (data) · J9U (EN, HE) 987007335340305171 · WorldCat Identities (EN) lccn-no98044145 |
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