Nato a Milano da Sebastiano e Domenica Andereini (maestra di pianoforte), entrambi veneti. Eccellente pianista e tastierista, inizia l'attività nel mondo musicale insieme al fratello maggiore Alberto (compositore, arrangiatore, armonizzatore, produttore, direttore d'orchestra, pianista, organista e vibrafonista), con cui si esibisce durante le serate estive in vari locali. Nel 1966 conosce Ico Cerutti, che lo porta nel Clan Celentano come tastierista, dove si mette in luce suonando nei dischi dell'etichetta.[1]
Il primo grande successo di Dario Baldan Bembo è il celebre tema strumentale Djamballà, colonna sonora del film Il dio serpente, uscito nel 1970, con Nadia Cassini come protagonista. La genesi di questo brano è molto controversa a causa di una disputa con Augusto Martelli, che chiese a Baldan Bembo (all'epoca giovanissimo e non ancora iscritto alla Siae) di collaborare alle musiche per il film. L'autore formalmente registrato alla Siae per Djamballà rimase Martelli, ma Baldan Bembo ebbe modo più volte negli anni di dare la sua versione dei fatti.[2]
Nell'album L'Equipe Casa mia sono incluse la due prime canzoni scritte da Baldan Bembo su testo di Maurizio Vandelli, "Nessuno" e "2000 km". Grazie a Battisti conosce Bruno Lauzi, che scrive il testo per due suoi brani che verranno portati al successo da Mia Martini: Piccolo uomo e Donna sola (1972).
Sempre nel '72, insieme a Ciro Dammicco, compone la musica della canzone Le rose blu, su testo di Alberto Salerno. La canzone esce su 45 giri senza alcun riscontro di vendita. Dopo alcuni mesi, grazie al contributo di Vince Tempera, viene realizzata una versione strumentale del brano, che con il titolo Soleado ha un notevole successo. Successivamente brano è pubblicato in USA con il titolo When a Child Is Born, è diventa una hit natalizia cantata da numerosi interpreti (fra cui Bing Crosby, Mireille Mathieu, Demis Roussos, Placido Domingo, Andrea Bocelli, Il Divo, Sarah Brightman).[3]
Nel '73, su testo di Franco Califano, compone ancora per Mia Martini la celebre Minuetto, destinata a scalare le classifiche internazionali, e successivamente la musica di "Inno" (1974) su testo di Maurizio Piccoli.
Partecipa inoltre, in qualità di tastierista, all'album Seduto sull'alba a guardare dei Salis.
Nel 1975 debutta come cantautore con Aria, che sarà un successo internazionale, a cui farà seguito nel 1977 Non mi lasciare[1].
Nel 1976 compone un nuovo successo ancora una volta per Mia Martini dal titolo "Che vuoi che sia se ti ho aspettato tanto" presentato all'edizione del festivalbar di quell'anno, e successivamente Canto universale su testo della stessa Mia Martini.
Nel 1979 con la Polydor pubblica il suo quarto album, l'omonimo Dario Baldan Bembo; diversi autori hanno collaborato nell'elaborazione del disco (fra cui Giorgio Faletti, al tempo quasi sconosciuto).
Collabora quindi con Renato Zero per cui scrive le musiche e gli arrangiamenti di molte canzoni, fra cui: Amico nel 1980, Più su, inedito dal live Icaro del 1981, "Ed io ti seguirò" e "Stranieri" dall'Album Artide Antartide, il mini LP Calore del 1983 (il cui brano di punta è Spiagge), e altre canzoni pubblicate negli anni successivi. In totale scrive per Zero 15 brani. Nei primi anni ottanta partecipa ad un Tour con Zero, accompagnandolo con il pianoforte.
Nel 1981 al Festival di Sanremo arriva terzo con Tu cosa fai stasera?[1]. In quell'anno si realizza il sodalizio con Riccardo Fogli, che inciderà lo stesso brano sanremese insieme a Non mi lasciare e alla versione iniziale di Amico è[1] intitolata Falò e inclusa nel lavoro di Baldan Bembo Spirito della terra.
Sempre nel 1981 compone per Marcella Bella Canto straniero destinata anch'essa a raggiungere le prime posizioni in classifica.
Nel 1982 esce Amico è, suo secondo grande successo in termini di vendite, che interpreta con Caterina Caselli (testo di Nini Giacomelli, Mike Bongiorno e Sergio Bardotti, che hanno scritto per lui i testi dell'intero LP Spirito della Terra). Il brano diventa popolare poiché sigla di Superflash, trasmissione televisiva di Canale 5 condotta da Mike Bongiorno[1]. Meno fortunata la sigla che sull'onda del successo inciderà l'anno seguente, intitolata Voci di città.
Nell'estate 1984 prende parte allo spettacolo itinerante Incontri d'Estate, che include nel cast Marco Predolin, Dori Ghezzi, Andrea Gianzi, Pietro Giampà, Franco Rosi ed i Blue Aquarius.
Partecipa al Festival di Sanremo nel 1985 con Da quando non ci sei (una volta ancora), con la quale si piazza al sedicesimo posto.
Nel 2001 partecipa alla trasmissione La notte vola, gara musicale tra i brani più famosi degli anni ottanta, nella quale presenta il suo successo del 1983 Amico È (Inno Dell'Amicizia)arrivando in finale.
A ottobre 2014 vince il Festival Nazionale di Musica Cristiana con il brano "Papa e Papà", su testi di Franco Romeo.[4]
Discografia
Questa voce o sezione sull'argomento discografie non è ancora formattata secondo gli standard.
LA MIA VITA, su dariobaldanbembo.it. URL consultato il 12 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2016).
Bibliografia
Nicola Sisto e Roberto Ruggeri, Dario Baldan Bembo, in Gino Castaldo (a cura di), Il dizionario della canzone italiana, vol.1, Roma, Curcio, 1990, p.86, ISBN88-9750-877-4.
Eddy Anselmi, Festival di Sanremo. Almanacco illustrato della italiana, edizioni Panini, Modena, alla voce Baldan Bembo, Dario
Gianfranco Giacomo D'Amato, Mi ritornano in menteArchiviato il 31 ottobre 2015 in Internet Archive., Zona Editrice (2015), al capitolo Dario Baldan Bembo, pag 43
Enrico Deregibus (a cura di), Dizionario completo della Canzone Italiana, Firenze, Giunti editore, 2010, ISBN978-88-09-75625-0.
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии