Erlend Øye (Bergen, 21 novembre 1975) è un cantante, musicista e produttore discografico norvegese.
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Erlend Øye | |
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Alternative dance Indie folk Indie pop Musica elettronica Synth pop |
Periodo di attività musicale | 1997 – in attività |
Strumento | voce, chitarra acustica, chitarra elettrica, pianoforte |
Etichetta | !K7, Astralwerks, Bubbles Records, EMI, Service, Virgin |
Gruppi attuali | Kings of Convenience, La Comitiva |
Gruppi precedenti | The Whitest Boy Alive, Peachfuzz, Skog |
Sito ufficiale | |
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È conosciuto per far parte, insieme a Eirik Glambæk Bøe, dei Kings of Convenience, duo acustico di fama internazionale considerato rappresentante mondiale del New Acoustic Movement[1]. È stato leader della band The Whitest Boy Alive ed è fondatore dell'etichetta discografica indipendente Bubbles Records. Dal 2018 fa anche parte della band siracusana La Comitiva.
Erlend Øye è nato il 21 novembre 1975 a Bergen in Norvegia. Cresciuto ascoltando Leonard Cohen, Nick Drake, Suzanne Vega e The Smiths, a metà anni novanta, durante gli anni delle scuole superiori, forma insieme ad alcuni amici la band Skog ("foresta" in norvegese), traendo ispirazione dalla nota canzone A Forest dei The Cure. Nel 1996 entra a far parte della band Peachfuzz come chitarrista, suonando spesso a Londra tra il 1996 ed il 1998. Proprio a Londra si trasferisce nel 1998, per poi spostarsi a Manchester nel 1999. Rientrato a Bergen per le vacanze, ritrova l'ex compagno di scuola e di band negli Skog Eirik Glambek Bøe. Nel 1998, Erlend e Eirik formano il duo Kings of Convenience, pubblicando il disco d'esordio Quiet is the New Loud nel 2001, che gli consente di farsi conoscere a livello internazionale. Nello stesso periodo, Erlend collabora con i connazionali Röyksopp, duo norvegese di musica elettronica, prestando la sua voce nelle canzoni Poor Leno e Remind Me per il disco Melody A.M.. Per approfondire il suo interesse per la musica elettronica si trasferisce a Berlino dal 2002 al 2006 ed inizia a viaggiare per il mondo, registrando il suo primo disco solista Unrest in dieci città diverse con altrettanti artisti di musica elettronica. Segue un tour come dj-cantante e la pubblicazione di un disco di remix per la serie DJ Kicks nel 2004. Nello stesso anno, i Kings of Convenience pubblicano il secondo disco Riot on an Empty Street. Nel frattempo, Erlend fonda un altro progetto a Berlino, The Whitest Boy Alive. Nato inizialmente come side project di musica dance, col tempo si trasforma in una vera e propria band, pubblicando il disco di debutto Dreams nel 2006, a cui fa seguito Rules nel 2009 (entrambi i dischi vengono pubblicati dalla Bubbles Records, etichetta indipendente fondata dallo stesso Erlend Øye e da Marcin Öz). Nel 2006, partecipa alle riprese del film italiano Shooting Silvio nelle vesti di dj durante la scena della festa in casa del protagonista. Nel 2008 avvia un progetto insieme a Mikal Telle della casa discografica Tellé Records, creando l'etichetta indipendente Opplett, attraverso la quale decidono di produrre giovani talenti di Bergen e dintorni. Opplett realizza tre pubblicazioni: nel 2008, il disco Opplett con sette diversi artisti ed altrettanti brani inediti, ed il primo singolo Love is All About the Timing della band femminile indie rock Razika, e nel 2009 il primo disco della band Fjorden Baby!. Nel 2009, i Kings of Convenience pubblicano il terzo disco Declaration of Dependence.
Nel 2011 e nel 2013, produce i dischi Hest e Six months is a long time dei concittadini Kakkmaddafakka. Nel 2012, durante un piccolo concerto organizzanto per un vernissage ad Ortigia in Sicilia, dichiara di aver comprato una casa a Siracusa, dove si trasferisce insieme alla madre. Ispirato dall’Italia e specialmente dal fascino della Sicilia, nel 2013 pubblica il singolo cantato in italiano “La Prima Estate”, accompagnato da un videoclip girato nella stessa Siracusa. Continua a lavorare su altre canzoni in italiano, che verranno raccolte in futuro in un disco. Sempre a Siracusa, avviene l’incontro con Stefano Ortisi, Luigi Orofino e Marco Castello, tre ragazzi siracusani con i quali inizia a suonare quasi per gioco, dedicandosi ad una sperimentazione di suoni acustici tramite l’utilizzo di diversi strumenti destinata a diventare ben presto un progetto vero e proprio. Erlend e “La Comitiva” hanno iniziato ad esibirsi già da un paio di anni in diverse parti del globo, dal Sud America all’Europa, e quindi anche in Italia, con una piccola tournée nel 2018. Nel 2014, The Whitest Boy Alive annunciano lo scioglimento della band. Il 3 ottobre 2014, verrà pubblicato il suo secondo disco solista, intitolato Legao e registrato a Reykjavík con i Hjálmar, band islandese di musica reggae. L'uscita del disco è anticipata dal singolo Garota di cui viene girato un videoclip a Seul. In parallelo all'attività di musicista, è impegnato nella promozione di gruppi della scena musicale bergense ed è sostenitore nonché organizzatore del Traena Music Festival, evento musicale annuale che si svolge nel nord della Norvegia.
Erlend Øye spesso esegue durante i suoi concerti versioni riarrangiate di canzoni di altri artisti. Tra le cover più ricorrenti: Thirteen dei Big Star, Blowin' in the Wind e Don't Think Twice, It's All Right di Bob Dylan, Redemption Song di Bob Marley, E la chiamano estate di Bruno Martino, Brothers in Arms dei Dire Straits, Dreams dei Fleetwood Mac, Sapore di sale di Gino Paoli, Til þín dei Hjálmar, Una ragazza in due dei I Giganti, These Days di Jackson Browne, Tram #7 to Heaven di Jens Lekman, Happy Xmas (War Is Over) e Jealous Guy di John Lennon, No Train To Stockholm di Lee Hazlewood, E la luna bussò di Loredana Bertè, Grande grande grande di Mina, Wonderwall degli Oasis, You Can Call Me Al di Paul Simon, Se a vida é (That's the Way Life Is) dei Pet Shop Boys, Wish You Were Here dei Pink Floyd, Ignition di R. Kelly, (They Long to Be) Close to You di Richard Chamberlain, Norwegian Wood (This Bird Has Flown) dei The Beatles, Ask, Heaven Knows I'm Miserable Now, Please, Please, Please Let Me Get What I Want e There Is a Light That Never Goes Out degli The Smiths, Boys Don't Cry dei The Cure, Last Christmas degli Wham!.
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 50443645 · ISNI (EN) 0000 0000 7995 3066 · Europeana agent/base/56262 · LCCN (EN) no2003035973 · GND (DE) 135320348 · BNF (FR) cb144481086 (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-no2003035973 |
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