music.wikisort.org - ComposizioneIl cielo in una stanza è un brano musicale composto dal cantautore Gino Paoli, pubblicato la prima volta per l'interpretazione di Mina nel 45 giri Il cielo in una stanza/La notte e nell'omonimo album.[2] Nello stesso anno, ma successivamente, fu pubblicato anche dal suo autore sul singolo Il cielo in una stanza/Però ti voglio bene e nel 1961 nell'album eponimo.[3]
Storia
La canzone fu scritta dal giovane Paoli quando non era ancora iscritto alla SIAE, per questo nei crediti delle varie versioni del disco figurano Mogol come autore del testo e Toang compositore della musica. Solo successivamente sarà depositata con la firma corretta del solo Paoli.[4]
Il brano, rifiutato da interpreti come Jula de Palma e Miranda Martino, fu proposto a Mina dal paroliere Mogol. Mina, poco convinta e all'inizio anche riluttante, decise di registrarla solo dopo averla sentita eseguita al pianoforte dallo stesso Paoli, ma soprattutto a seguito delle pressioni dei discografici.[5]
Con questo singolo tuttavia, la cantante raggiunse il 15 ottobre 1960, per la seconda volta nella sua carriera (dopo Tintarella di luna/Mai), il traguardo discografico del primo posto nelle vendite. Il pezzo infatti, entrato al quinto/sesto posto nell'estate 1960, rimase in classifica fino all'inizio dell'anno successivo, dopo aver raggiunto il primo posto per 14 settimane diventando il 45 giri più venduto dell'anno, sfiorando nel tempo i 2 milioni di copie vendute.[6][7]
Ispirazione e contenuto
Come raccontato dallo stesso Paoli, il testo descrive l'incontro con una prostituta avvenuto in un bordello di Genova[8] riconoscibile dal "soffitto viola".[9]
Nonostante l'argomento trattato, è considerata una delle più rilevanti espressioni della canzone d'autore italiana e un capolavoro artistico. L'immagine di alta poesia, che evoca l'atto di sesso a pagamento consumato nella stanza col soffitto viola, trasfigura circostanze e ambienti. La raffinata melodia, inizialmente lenta e confidenziale, conduce gradatamente verso spazi infiniti e trasognati raggiungendo il massimo dell'intensità musicale e poetica, per poi tornare nel finale all'intimità iniziale.[4]
Citazioni e riferimenti nella cultura popolare
Il brano fece parte della colonna sonora del film La ragazza con la valigia, facendo la sua comparsa nella scena in cui Romolo (Riccardo Garrone) cerca di baciare Aida (Claudia Cardinale).
La canzone venne citata, in forma umoristica, anche nella commedia La moglie in vacanza... l'amante in città: il maggiordomo Peppino (Lino Banfi) ne recita i versi, storpiandoli, quando tenta vanamente di sedurre Valeria (Barbara Bouchet).
Il pezzo è presente nella colonna sonora del film Quei bravi ragazzi, anche se nei titoli di coda è accreditato con il titolo in inglese (This World We Live In).
Un verso di Ragazzo fortunato, brano di Jovanotti inserito nell'album Lorenzo 1992, recita: "Se io fossi capace scriverei Il cielo in una stanza".
Il pezzo è presente nella colonna sonora del film horror italiano, produzione Netflix A Classic Horror Story.
Il brano è citato ne il Solito Sesso di Max Gazzè ed è stato campionato da Fabri Fibra per la prima traccia del suo album Caos, ossia Intro (Cielo).
Versioni di Mina
Storicamente Mina è stata la prima interprete della canzone e, a giudicare dal successo di pubblico e di critica ottenuto nell'immediato ma anche successivamente, la sua versione rappresenta un punto di riferimento e paragone per tutta la musica leggera italiana e in particolare per la canzone d'autore.[4]
Una versione più lunga (durata 2 min : 54 s), denominata extended, si trova sul singolo Il cielo in una stanza/Stranger Boy pubblicato nel 1965[10] e nelle raccolte su CD Mina Gold (1998) e Ritratto: I singoli Vol. 1 (2010).[1] A parte questi supporti, tutti gli altri utilizzano quella breve.
Di Mina sono note diverse interpretazioni in italiano e in più lingue straniere.
Versioni in italiano
- 1968 - Mina incide una versione acustica, per la sua casa discografica PDU, con l'arrangiamento di Augusto Martelli. Questa edizione, inclusa inizialmente nell'album Le più belle canzoni italiane interpretate da Mina realizzato esclusivamente per gli abbonati ai periodici Rusconi, viene pubblicata ufficialmente l'anno dopo, sia nel singolo Il cielo in una stanza/Ma se ghe penso, sia nell'album I discorsi.
- 1988 - Mina realizza una terza versione del brano, anche questa acustica, con il solo accompagnamento al piano di Renato Sellani, inserita nell'album Oggi ti amo di più, 1988 e in The Platinum Collection del 2004, oggi entrambi fuori dalla discografia ufficiale.
Versioni in lingua straniera
- In inglese: titolo This World We Love In, testo di Don Raye, in 2 versioni del 1960. La prima (durata 2:20) presente solo nel singolo This World We Love In/You're Tired of Me (ed. U.S.A.), l'altra (durata 2:52) nel singolo This World We Love In/Please Don't Leave Me (ed. U.K.). Quest'ultima si trova anche nelle raccolte More Than Strangers del 1969 (ed. U.S.A.) e Mina in the World del 2000.
- In spagnolo: titolo El cielo en casa, testo di J. Cesar, nell'EP Mina canta en Español (ed. Spagna) del 1961 e nella raccolta Mina latina due del 1999.
- In tedesco: titolo Wenn du an Wunder glaubst (singolo del 1963, Germania), testo Hans Bradtke, inserita nella raccolta Heisser Sand del 1996 (ed. Germania).
Versioni di Gino Paoli
Anche l'autore stesso ha inciso più volte la canzone in italiano e sempre con arrangiamenti diversi.[11]
- 1961 - Traccia del 1960 inserita nell'EP Un uomo vivo (catalogo Ricordi ERL 173).[12][13]
- 1961 - Paoli include il brano nel suo primo album Gino Paoli (catalogo Ricordi MRL 6006),[14] ristampato, sempre con copertine diverse, prima nel 1966 (MRP 9023), poi nel 1977 per la linea Dischi Ricordi - Orizzonte (ORL 8055) anche su cassetta (ORK 78055), infine nel 1990 su CD (CDOR 8055).[15] Gli arrangiamenti e l'orchestra del pezzo accreditati su queste edizioni sono però di Gian Franco Reverberi.[14]
- 2009 - Duetto con Carla Bruni in Le ciel dans une chambre, versione in francese della canzone con testo della Bruni,[22] inserito nella raccolta in 2 CD Senza fine.[23]
Versioni strumentali
- 2000 - Manco Inca incide una versione con il flauto di Pan per l'album Italy Love Songs.
Cover di altri artisti
Numerose sono state le cover di altri artisti, spesso significative e di buon successo.
Note
- Versione extended, 1965.
- Il cielo in una stanza (Mina), in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 29 agosto 2016.
- Il cielo in una stanza (Gino Paoli), in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 29 agosto 2016.
- Dizionario Curcio, Le Canzoni, op. citata, Il cielo in una stanza, p.163.
- Franco Gàbici, Il cielo in una stanza, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 29 agosto 2016.
- Classifica settimanale vendite singoli 1960, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato l'8 gennaio 2016.
- Classifica settimanale vendite singoli 1961, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato l'8 gennaio 2016.
- Intervista a Gino Paoli, in Musica, QN Quotidiano Nazionale, 23 aprile 2009. URL consultato il 3 febbraio 2016.
- Leggere, ascoltare, vedere, in Notizie Cultura e Tempo libero, Il Sole 24 Ore. URL consultato il 3 febbraio 2016.
- Discografia singoli, su minamazzini.it, Mina Mazzini, sito ufficiale. URL consultato il 4 gennaio 2017.
- Discografia/Anni 60/45 Giri, su ginopaoli.it, Gino Paoli, sito ufficiale. URL consultato l'8 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2016).
- Un uomo vivo, in Discografia/Anni 60/45 Giri, Gino Paoli, sito ufficiale. URL consultato il 9 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2016).
- Un uomo vivo, in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- Gino Paoli, in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- Gino Paoli, in Teca ICBSA, Internet Culturale. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- Gino Paoli allo Studio A, in Discografia/Anni 60, Gino Paoli, sito ufficiale. URL consultato il 21 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- Gino Paoli allo Studio A, in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- Rileggendo vecchie lettere d'amore, in Discografia/Anni 70, Gino Paoli, sito ufficiale. URL consultato il 21 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2016).
- Rileggendo vecchie lettere d'amore, in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- Averti addosso, in Discografia/Anni 80, Gino Paoli, sito ufficiale. URL consultato il 21 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- Averti adosso, in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- Fabrizio Basso, Gino Paoli e Carla Bruni, duetto charmant, in Cultura&Spettacoli, Il Secolo XIX, 6 novembre 2009. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- Senza fine, in Discografia/Anni 00, Gino Paoli, sito ufficiale. URL consultato il 21 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2016).
- Felice Colasso e il suo complesso, in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- (EN) Discography 1961-1962, su conniefrancis.com, Connie Francis, sito ufficiale. URL consultato l'8 gennaio 2016.
- Discografia, su francosimone.it, Franco Simone, sito ufficiale. URL consultato l'8 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2013).
- Giorgia - Girasole, in Dischi/Recensioni, www.rockol.it. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- Andreas Massa Saluzzo, Carla Bruni - Quelqu'un m'a dit, in Recensioni album, www.newsic.it, 12 marzo 2003. URL consultato il 9 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- C. Balzarotti, Franco Battiato - Fleurs 3, in Recensioni album, www.newsic.it, 8 settembre 2002. URL consultato il 9 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2016).
- (EN) Massimo Ranieri - Canto perché non so nuotare...da 40 anni, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- Morgan - Italian Songbook vol.1, in Dischi/Recensioni, www.rockol.it. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- Noemi: EP d'esordio della concorrente di X Factor (tracklist) (TXT), in Articoli/News dalla redazione, www.italianissima.info, 29 aprile 2009. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- Manuel Miranda, mini Bio e Disco grafia, su antiwarsongs.org, www.antiwarsongs.org. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- Manuel Miranda - Oltre i confini dell'oceano, su reverbnation.com, www.reverbnation.com. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- (EN) Gino Paoli - Senza fine, su Discogs, Zink Media. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- Mike Patton - Mondo Cane, su outune.net, www.outune.net. URL consultato il 9 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2014).
- Sanremo 2011, esce 'Nata per unire': l'Italia cantata dagli artisti del Festival, in News/Italia, www.rockol.it, 17 febbraio 2011. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- Radio Italia - Mi piace (compilation), su radioitalia.it, Radio Italia. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- Non Ce Ne Frega Niente - Jaspers Tracklist, Copertina, Canzoni. URL consultato l'8 aprile 2021.
- Jaspers NON CE NE FREGA NIENTE, su Rockit.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
Bibliografia
- AA.VV., Le Canzoni, in Gino Castaldo (a cura di), Dizionario della Canzone Italiana, Roma, Armando Curcio Editore, 2003, p. 510, ISBN 9788897508311.
Collegamenti esterni
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[en] Il cielo in una stanza (song)
"Il cielo in una stanza" (Italian pronunciation: [il ˈtʃɛːlo in una ˈstantsa]) is a song written by Gino Paoli and originally recorded by Italian singer Mina for the album of the same name. The song was released as a single in June 1960 by Italdisc. It became a commercial success in Italy, topping the charts for eleven consecutive weeks and later returning to number one for three additional weeks.[1] It is also Mina's best-selling single in Italy, with estimated sales of 400.000 copies.[2]
- [it] Il cielo in una stanza (brano musicale)
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